Sanità: formazione di qualità contro la fuga dei cervelli - QdS

Sanità: formazione di qualità contro la fuga dei cervelli

Gaia Perniciaro

Sanità: formazione di qualità contro la fuga dei cervelli

giovedì 06 Giugno 2019

Protocollo d’intesa siglato tra l’Università di Pittsburgh e gli atenei di Palermo, Catania, Messina e la Kore di Enna. Tra gli obiettivi la condivisione di esperienze di insegnamento e lo scambio di docenti, studenti e ricercatori

PALERMO – Progetti di ricerca comuni, condivisione di esperienze di insegnamento innovative, scambio di docenti, studenti e ricercatori: sono questi alcuni degli obiettivi del protocollo d’intesa siglato tra l’Università di Pittsburgh e gli atenei di Palermo, Catania, Messina e la Kore di Enna alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, del presidente di UPMC International Charles Bogosta e dei rappresentanti dell’Ismett di Palermo.

“Il rapporto che stiamo costruendo tra il Governo siciliano, Ismet e UPMC International – spiega Razza – ha un forte valore strategico per il nostro oggi e per il nostro domani. Vediamo nella riprogrammazione delle strutture sanitarie siciliane un rafforzamento di quello che sarà Ismett 2 grazie alle Università siciliane. Vogliamo fermare la fuga dei cervelli, invitare professionisti esteri per un confronto con i nostri professionisti e riportare in Sicilia chi di loro in passato è dovuto andare via per non tornare più”.

“Quando parliamo di sanità – aggiunge Musumeci – a volte siamo mossi dal pregiudizio e dalle diffidenze e non riusciamo a capire quante eccellenze sono presenti nel nostro territorio. Ismett 2 sarà una di esse e noi come Governo stiamo seguendo con interesse i lavori per la sua costruzione nei pressi di Carini per far sì che il diritto alla salute valga per tutti. Presto la Sicilia guarderà le altre regioni con l’orgoglio di chi ha saputo fare passi da gigante e ciò anche grazie all’impegno delle sue università”.

Il protocollo, sottoscritto da Patrick Gallagher e dai rettori Fabrizio Micari, Francesco Basile, Salvatore Cuzzocrea e Giovanni Puglisi, avrà una durata di cinque anni ed è previsto un possibile rinnovo del protocollo della durata di altri 5 anni.

Ismett 2 sarà un ospedale di eccellenza con 250 posti letto. Sorgerà nei pressi di Palermo accanto al centro di ricerca Ri.Med, in un’area di circa 35 mila metri quadrati. Dal primo gennaio 2019 al 31 dicembre 2028 è previsto un investimento di 100 milioni di euro annui.

Costruito nel 1997, dalla Regione e dall’Università di Pittsburgh, l’Ismett viene inserito nel sistema sanitario regionale nel giugno dal 2012 e, nel 2014, ha ricevuto dal ministero della Salute il riconoscimento della qualifica di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) per l’ambito di cura e ricerca sulle insufficienze terminali di organi vitali. Nel giugno 2018, l’ingresso nella compagine sociale dell’Istituto, della Fondazione Ri.MED.

“Questo nuovo ospedale – dichiara Bogosta – esprime il livello di fiducia espresso dai pazienti siciliani negli scorsi vent’anni. L’espansione prevista con il Centro di ricerca della Fondazione Ri.MED e la costruzione di un nuovo Ospedale sottolinea l’impegno di UPMC a fornire le cure migliori ai pazienti, vicino a casa, in tutte le comunità in cui lavoriamo”.

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