Formazione e istruzione, rimodulati i 117 milioni di euro dei fondi Poc - QdS

Formazione e istruzione, rimodulati i 117 milioni di euro dei fondi Poc

Michele Giuliano

Formazione e istruzione, rimodulati i 117 milioni di euro dei fondi Poc

mercoledì 06 Gennaio 2021

In questo modo il governo regionale ha deciso di spalmare i soldi nel piano dei servizi formativi. Scelta legata all’emergenza sanitaria causata dal Covid-19: risorse distribuite a scuole, borse di studio e università

PALERMO – Si mangia sempre con la stessa minestra, ma cambia la distribuzione nei piatti in tavola. Questa la scelta della giunta regionale siciliana che ha deciso di riprogrammare le cosiddette risorse Poc, i piani di azione e coesione, a seguito dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del covid 19.

Per la propria parte, il dipartimento regionale della formazione professionale ha proceduto a rimodulare il piano relativo alle proprie attività, del valore di 117 milioni e mezzo di euro.
Le necessità sono cambiate all’improvviso, e bisogna far fede a tanti impegni presi negli ultimi mesi e procedere secondo una direzione diversa rispetto a quella intrapresa poco meno di un anno fa, quando nessuno si aspettava di dover affrontare una pandemia mondiale ancora in pieno svolgimento e della quale non si conosce ancora l’epilogo.

La rimodulazione delle somme prevede la ridistribuzione dei fondi sui tre ambiti già precedentemente finanziati, che sono gli interventi di istruzione e formazione professionale, che contava 10 milioni di euro, gli interventi di formazione professionale, con fondi per 77 milioni e mezzo di euro, e l’esodo incentivato, con 30 milioni di euro, nonché l’inserimento di ulteriori cinque ambiti.

La nuova distribuzione prevede che l’istruzione e formazione professionale dovrebbe mantenere la dotazione originaria pari a 10 milioni di euro, conservando inalterate le proprie progettualità, mentre per la formazione professionale, la dotazione dovrebbe essere rideterminata a complessivi 55 milioni di euro.

Ancora, l’esodo incentivato avrà come finanziamento 20 milioni di euro, nel quale includere anche i percorsi formativi di aggiornamento e riqualificazione professionale del personale del comparto della formazione professionale; per questo ambito specifico, bisognerà inoltre recuperare oltre ai 6 milioni di euro stanziati precedentemente, oltre ad ulteriori 10 milioni di euro per ristabilire la dotazione originaria di 30 milioni di euro.

Da dove saranno recuperate tali cifre ancora, però, non è stato chiaramente definito. Verrà finanziato inoltre il fondo di garanzia, con 15 milioni di euro, per la liquidazione delle spettanze dei lavoratori relative agli anni precedenti ancora in sospeso, dopo le diverse questioni legali e giudiziarie sorte intorno a questa istituzione che hanno mostrato la necessità di riattivarlo dopo tanti anni, e verrà devoluto il contributo alle scuole paritarie della Sicilia, con una dotazione finanziaria di 4 milioni di euro, da erogare alle scuole paritarie della Sicilia che abbiano subito maggiori costi e dimostrino la riduzione di quota parte delle rette di frequenza corrisposte dalle famiglie degli studenti iscritti a causa dell’emergenza sanitaria.

Ancora, saranno finanziate borse di studio e contratti aggiuntivi per l’incremento delle borse per le scuole di specializzazione di aria medica e sanitaria, con una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro, e per l’attivazione di dottorati di ricerca presso le università Siciliane per l’anno accademico 2020/2021, con una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro.

In ultimo, sarà finanziato il contributo per un sostegno alle Università siciliane che iscrivano studenti già iscritti presso atenei aventi sede in altre Regioni italiane o all’estero, con una dotazione complessiva di 4 milioni di euro, e il contributo per un sostegno alle scuole dell’infanzia 3/6 anni statali e paritarie, a cui saranno stanziati complessivamente 1,5 milioni di euro.

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