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Formazione, nasce il registro dei formatori: ecco a chi è destinato

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Formazione, nasce il registro dei formatori: ecco a chi è destinato

Michele Giuliano  |
martedì 31 Maggio 2022

Novità nel mondo della formazione professionale, nasce ufficialmente il registro dei formatori

La riforma della formazione professionale continua a procedere nel suo percorso. È arrivato il momento della istituzione del “Registro dei formatori”, destinato a tutti i soggetti che hanno fatto richiesta di iscrizione a partire dal primo gennaio 2020 e a tutti coloro i quali intendono effettuare una nuova iscrizione.

Registro dei formatori, chi resta escluso

Ne rimangono esclusi, temporaneamente, in attesa di ulteriori disposizioni, gli operatori formalmente iscritti nell’allegato “A” del Ddg n.1250 del 22/12/2020, con cui è stato aggiornato l’“Elenco degli operatori della formazione Professionale”, con riferimento al secondo periodo del comma 2 articolo 5 della L.R.10/2018.

In pratica, sono esclusi coloro che sono iscritti all’elenco dei formatori ma sono stati assunti soltanto dopo il 31 dicembre 2008, data che fa da spartiacque nel settore e per cui venne imposto il blocco delle assunzioni agli enti.

L’iscrizione al registro dei formatori, come fare

La procedura è interamente informatica: l’interessato potrà collegarsi al Sistema Albo Registro Formatori (Sarf), digitando nella barra degli indirizzi https://sarf.formasicilia.it, e accedere mediante Spid, e quindi procedere alla registrazione inserendo i propri dati anagrafici e l’indirizzo di posta elettronica certificata personale.

Al primo accesso, sarà richiesta l’accettazione dei consensi relativi all’informativa sulla privacy, e l’assunzione di responsabilità personale sulle informazioni fornite in caso di dichiarazioni mendaci.

La vera e propria iscrizione richiede pochi semplici passi, propedeutici per l’inoltro della domanda: andranno inseriti i dati di residenza, la scelta delle aree funzionali-profili, il titolo di studio, le esperienze professionali; quindi, andranno sottoscritte le dichiarazioni, allegati i documenti; solo dopo, potrà essere effettuato l’inoltro.

Solo a questo punto, il dichiarante dovrà scaricare il modello precompilato in base ai dati inseriti, firmarlo in modo olografo e quindi dopo aver provveduto alla sua scansione inserirlo nella sezione “documenti”.

Completati correttamente tutti i passi d’inserimento dati e documenti, il soggetto potrà verificarne la correttezza nella pagina di riepilogo ed eventualmente apportare modifiche prima di procedere all’ inoltro avvalendosi dell’apposito tasto, visibile in fondo alla pagina “Inoltra iscrizione”.

Il sistema Sarf invierà in automatico all’indirizzo di posta elettronica certificata, indicata dal soggetto richiedente al momento della registrazione, un messaggio di testo con cui si conferma l’avvenuto inoltro della richiesta d’iscrizione riportante il numero e la data di protocollo alla stessa attribuita Dopo l’inoltro nessuna ulteriore azione sarà possibile, perché la pratica passa allo stato “Inoltrata” e quindi potrà essere esaminata dall’istruttore.

Formatori, il “perché” di un registro unico

Questa procedura è l’inizio della creazione di un registro unico, che nasce dalla consapevolezza del legislatore che, per assicurare omogeneità e qualità dell’offerta è rilevante la qualità del personale operante nelle strutture formative”.

In sede di prima applicazione, i soggetti già inseriti nell’elenco di cui all’articolo 5, comma 2, della legge regionale 10 luglio 2018, n. 10 transitano di diritto nel registro. Il personale iscritto all’albo, assunto prima del 31 dicembre 2008, ha già nel marzo 2020 esplicitamente confermato la propria iscrizione all’Albo.

Per il successivo mantenimento dell’iscrizione nell’Albo a esaurimento, la legge prescrive che il personale confermato abbia l’obbligo di partecipare, nell’arco di un triennio, a specifica attività di aggiornamento professionale, non soltanto in riferimento al personale docente, ma anche per il personale di ruolo amministrativo e dei lavoratori degli ex sportelli multifunzionali, se in possesso dei requisiti previsti dalla legge per il passaggio alle funzioni di docenza e tutoraggio.

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