Formazione professionale, Schifani annuncia la svolta: "A giugno sblocco pagamenti, poi la riforma"

Formazione professionale, Schifani annuncia la svolta: “A giugno sblocco pagamenti, poi la riforma”

Formazione professionale, Schifani annuncia la svolta: “A giugno sblocco pagamenti, poi la riforma”

Redazione  |
mercoledì 24 Maggio 2023

Il governatore Schifani ha parlato a margine delll'incontro con le associazioni degli enti e dei lavoratori della formazione professionale

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani annuncia importanti novità a seguito dell’incontro avvenuto questa mattina, a Palazzo Orleans, con le associazioni degli enti e dei lavoratori della formazione professionale.

Il governatore dell’Isola, infatti, ha promesso una svolta per superare il momento di crisi vissuto dal settore: al summit era presente anche l’assessore alla Formazione professionale Mimmo Turano.

Faremo il massimo per sbloccare questa situazione di crisi che sta vivendo il settore della formazione”, le parole a margine dello stesso Schifani.

Le soluzioni proposte dal governo

Tra le soluzioni proposte dal governo, lo sblocco dei pagamenti agli enti entro la seconda decade di giugno, dopo il riaccertamento di bilancio, in modo da consentire l’erogazione degli stipendi ai lavoratori; il potenziamento degli organici degli uffici del dipartimento della Formazione per velocizzare i tempi della rendicontazione; lo scorrimento delle graduatorie dell’Avviso 8 per l’utilizzo dei relativi fondi. Il governo punta inoltre a un’organica riforma del settore. Per questo intende istituire un tavolo interassessoriale e interdipartimentale per avviare un percorso che coinvolga enti e sindacati.

“Esigenza di formare giovani con professionalità spendibili: serve riforma adeguata al mondo del lavoro”

“Serve una riforma che contempli le esigenze del mondo del lavoro – ha detto Schifani – Abbiamo l’esigenza di formare giovani con professionalità spendibili: le future figure devono essere adeguate alle richieste del tessuto produttivo siciliano. La formazione dei giovani non deve essere un ammortizzatore sociale, attraverso l’indennità prevista, e non deve essere stipendificio”.

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