I giovani, i nuovi modi di comunicare e l’impegno per la pace in Ucraina
ROMA – La Chiesa, l’educazione dei giovani e, soprattutto, i nuovi modi di comunicare, non soltanto alle nuove generazioni ma a una società che cambia a una velocità mai vista in passato, utilizzando tecnologie innovative e soprattutto i social network. Sono questi i temi principali snocciolati durante il Forum esclusivo in uscita domani, venerdì 17 febbraio, che il Quotidiano di Sicilia ha realizzato con monsignor Dario Edoardo Viganò, già prefetto della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede e attuale vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
Anche nella comunicazione, l’esempio da seguire è quello del Pontefice: “Papa Francesco ha una modalità di comunicazione molto diretta, creativa ed efficace, toccando tematiche fino a pochi anni fa impensabili e di difficile verbalizzazione. Un Papa al passo con i tempi e che probabilmente anche grazie alla sua provenienza territoriale, il Sud America, ha un modo di diffondere messaggi che rende tutto comprensibile”.
Riflettori anche sull’Ucraina e sull’indispensabile sforzo diplomatico necessario per fermare la guerra: “Credo che prima di tutto si debba comprendere e far comprendere che la Fede è più importante della Nazione: è assurdo che battezzati ortodossi russi e battezzati ortodossi ucraini o anche battezzati con rito greco bizantino si uccidano in nome della Nazione. Se si partisse dalla consapevolezza che le ferite sono comuni e non hanno appartenenza nazionalistica, allora sia possibile cominciare un cammino di riconciliazione”.