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Forza Italia, i giovani del partito aprono a Calenda: “Porte aperte per chi è di centro”

Forza Italia, i giovani del partito aprono a Calenda: “Porte aperte per chi è di centro”
Carlo Calenda – Foto da Imagoeconomica

Una proposta avanzata per “confrontarsi sul tema delle grandi forze del centro, nel momento in cui la sinistra si sta spostando sempre più a sinistra”, ha spiegato Tajani

I giovani di Forza Italia che hanno organizzato “Azzurra libertà”, kermesse azzurra che si terrà il 12-13-14 settembre a San Benedetto del Tronto, aprono a Carlo Calenda e Azione. Infatti, il senatore e segretario del partito centrista è stato invitato alla convention, oltre al candidato del centrodestra e presidente delle Marche Francesco Acquaroli di Fratelli d’Italia.

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Tajani: “Invito a Calenda? Giusto confrontarsi con chi non fa parte del centrodestra”

La festa dei giovani azzurri si terrà poco prima del voto previsto il 28 e il 29 settembre per le regionali nelle Marche. Non sorprende, allora, la partecipazione di Francesco Acquaroli, candidato del centrodestra in Regione. Più inaspettato l’annuncio, invece, dell’invito al segretario di Azione Carlo Calenda. Una proposta avanzata per “confrontarsi sul tema delle grandi forze moderate del centro, nel momento in cui la sinistra si sta spostando sempre più a sinistra”, ha spiegato Tajani, convinto che “sia giusto confrontarsi con chi non essendo parte di uno schieramento di centrodestra rivendica con orgoglio di essere centrista”.

A San Benedetto del Tronto il presidente di Forza Italia spera di poter trovare un’occasione “per cercare di capire cosa costruire insieme”, visto il “percorso comune” già avviato “in Basilicata”. Chiaro il riferimento al governatore Vito Bardi che lo scorso anno ha conquistato la Regione proprio grazie all’appoggio dell’ex Terzo Polo. L’orizzonte a cui guarda Tajani oggi è quello delle elezioni comunali per il nuovo sindaco di Milano che “si può avviare verso una figura civica con un confronto con Azione”.

Nessun invito a Roberto Vannacci, Leoni: “Sbagliato il suo modo di fare politica”

Nessun invito al vicesegretario leghista Roberto Vannacci, con il quale il rapporto dei giovani forzisti non gode di ottima salute. Il motivo? Le parole pronunciate da Leoni dal palco del Congresso del 31 maggio, quando aveva parlato di “persone che invece di essere generali a capo del bene contro il prossimo, scelgono di essere generali della codardia e della discordia per mero calcolo politico”.

“Quella che ho fatto al Congresso – ha sottolineato oggi Leoni gettando acqua sul fuoco – non era una critica contro qualcuno ma era una critica a un modo sbagliato di fare politica che ho reiterato in varie occasioni, come ieri per le aggressioni a Tajani da Viterbo”.