Applausi e standing ovation per Silvio Berlusconi al termine della visione del video dedicato al fondatore del partito e ai trent’anni del movimento poltiico azzurro durante il congresso svoltosi quest’oggi a Catania. A presiedere i lavori il presidente del gruppo FI alla Camera Paolo Barelli: «Che emozione qui a Catania, c’è una generale mobilitazione azzurra in tutta Italia per dare un grande futuro al nostro partito».
Presente anche il segretario nazionale FI Antonio Tajani: «C’è grande entusiasmo a Catania e in tutte le province italiane, ci prepariamo al Congresso nazionale di fine febbraio con ottimi risultati, state facendo un grande lavoro. Rendiamo onore a Berlusconi, impegnandoci per fare crescere il partito e interpretare al meglio le aspettative degli italiani. Stiamo dando una prospettiva ariosa e ambiziosa a Forza Italia – ha detto in apertura l’assessore regionale Marco Falcone, commissario FI a Catania – lo confermano le adesioni sempre crescenti al partito e l’eccezionale movimentismo del partito».
Ecco chi sono i nuovi coordinatori di Forza Italia
Circa un migliaio le presenze registrate agli accrediti per l’assemblea che nel pomeriggio eleggerà Marco Falcone nel ruolo di coordinatore provinciale FI. Il congresso cittadino ha eletto Massimo Pesce quale coordinatore per la Grande città di Catania. Sono intervenuti per gli indirizzi di saluto i rappresentanti dei partiti alleati Fdi, Lega, Udc, Noi Moderati, Dc e il sindaco di Catania Enrico Trantino, oltre a decine di rappresentanti territoriali delle categorie datoriali e dei sindacati.
“Raggiungeremo doppia cifra in Sicilia”
Di un partito in salute ha parlato il deputato regionale Nicola D’Agostino, intervenendo al Congresso provinciale. Secondo D’Agostino «in Sicilia alle prossime europee», Forza Italia dimostrerà “come già successo alle Politiche e alle Regionali, di essere un partito che in Sicilia raggiunge la doppia cifra. Così anche al prossimo congresso nazionale di Forza Italia tra poche settimane, si dimostrerà quanto la Sicilia conti, sia ben rappresentata e come l’autorevolezza del governo Schifani debba essere sostenuta dall’esecutivo nazionale per fare rispettare le esigenze dell’Isola”.

