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Forza Italia, Pellegrino replica a Falcone e Pesce: “Non lascio il partito, da risorsa elettorale a caso politico”

Forza Italia, Pellegrino replica a Falcone e Pesce: “Non lascio il partito, da risorsa elettorale a caso politico”

“Da risorsa elettorale a caso politico nel giro di pochi giorni”. Così Riccardo Pellegrino, vicepresidente vicario del Consiglio comunale, replica alla nota di ieri del suo partito

Ancora alta la tensione interna a Forza Italia a Catania e in Consiglio comunale dopo lo scontro tra il vicepresidente vicario Riccardo Pellegrino, membro del partito di Antonio Tajani alle falde dell’Etna, e il sindaco Enrico Trantino. Ieri, era arrivata una nota ufficiale del partito azzurro firmata da Massimo Pesce e Marco Falcone, in cui sono state prese le distanze da Pellegrino. Immediata la replica del consigliere.

Pellegrino: “Pesce e Falcone non hanno ascoltato le mie motivazioni, resto in Forza Italia per cambiare le cose che non funzionano”

Da risorsa elettorale a caso politico nel giro di pochi giorni”. Così Riccardo Pellegrino, vicepresidente vicario del Consiglio comunale, replica alla nota di ieri del suo partito, Forza Italia, che ha preso le distanze da lui dopo lo scontro con il sindaco Trantino. “Trovo singolare che Riccardo Pellegrino – scrive il consigliere – vada benissimo quando deve candidarsi alle Regionali pur sapendo di non avere grandi possibilità di elezione; che vada bene quando porta migliaia di voti alle Comunali sostenendo, di fatto, l’intera maggioranza; e che vada benissimo anche quando dà una mano – concreta e determinante, in termini di migliaia di voti – allo stesso onorevole Falcone nella corsa alle Europee. Poi, improvvisamente, Riccardo Pellegrino diventa un problema”.

Poi l’attacco a Marco Falcone: “Sono in Forza Italia, credo, da prima ancora dell’onorevole Falcone. Sono nato e cresciuto politicamente in questo partito, che ho sempre considerato casa mia. Non penso di meritare dichiarazioni di questo tipo, né un trattamento così superficiale e ingeneroso. Peraltro né Falcone, né Pesce hanno sentito l’esigenza di ascoltare le mie motivazioni”.

Poi ribadisce che non lascia l’incarico di Vicepresidente vicario del Consiglio Comunale: “Non solo non lascerò il mio incarico, ma resto in Forza Italia proprio per contribuire a cambiare dall’interno quei meccanismi che oggi dimostrano di non funzionare. Trovo infatti paradossale essere aggredito dal primo cittadino – che almeno ha avuto il buon senso di chiedere scusa – e non ricevere neppure una telefonata dai segretari provinciale e comunale del partito o dal capogruppo in Consiglio comunale. Io non scappo. Io resto, e continuo la mia battaglia con la stessa lealtà e determinazione di sempre”.

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