Altra brutta giornata per il Catania, stavolta in casa al Massimino. La situazione per il Catania si fa sempre più difficile. La squadra rossazzurra ha subito un’altra delusione, perdendo 1-2 contro i giovani talenti della Juventus Next Gen in una partita che avrebbe dovuto segnare un riscatto dopo la pesante sconfitta di Benevento. Purtroppo, l’allenatore Mimmo Toscano si trova a fronteggiare una crisi profonda, con la sua squadra che accumula la terza sconfitta casalinga della stagione, lasciando i tifosi frustrati e delusi
Foto a cura di Davide Anastasi
Nel primo tempo, il Catania cerca di impensierire gli avversari, ma la Juventus Next Gen dimostra di essere ben organizzata, pronta a colpire in contropiede. Le occasioni da rete si contano sulle dita di una mano: una conclusione di Raimo finita a lato e una girata di Inglese ben parata dal portiere Daffara. La Juventus, dal canto suo, si avvicina al gol con due tentativi di Afena Gyan, entrambi respinti da Farroni. Tuttavia, il direttore di gara, Drigo, non punisce un evidente fallo di Gil Puche, che già ammonito, trattiene Carpani senza conseguenze
Il gol del vantaggio per la Juventus arriva al 41°: Gega commette un errore nel disimpegno, permettendo a Guerra di servire Afena Gyan, che, tenuto in gioco da Castellini, supera Farroni in uscita. All’intervallo, i fischi dei tifosi del Catania risuonano forti e chiari, segno di una frustrazione palpabile
Nella ripresa, dopo una serie di sostituzioni, il Catania prova a scuotersi. Un tentativo di Turco colpisce il palo e una bordata di Inglese si infrange sulla traversa. D’Andrea ha l’opportunità di accorciare le distanze, ma manca la deviazione vincente da pochi passi. Nel finale, la Juventus Next Gen raddoppia in contropiede con Silva Semedo, annichilendo ogni speranza di rimonta per i rossazzurri
Un gol di Lunetta allo scadere, sebbene fosse una luce nel buio, non riesce a mascherare l’amarezza e l’incredulità degli appassionati catanesi. La squadra è ora piena di interrogativi e, senza una svolta, la stagione rischia di diventare un incubo. La continuità è un miraggio, e il Catania dovrà trovare rapidamente le risorse per risollevarsi da questa crisi.





















