Arrestato ad Agrigento, aveva foto e video di violenze sui bambini

Aveva più di 10mila scene di violenza sessuale sui bambini: arrestato 38enne in Sicilia

Aveva più di 10mila scene di violenza sessuale sui bambini: arrestato 38enne in Sicilia

Redazione  |
martedì 04 Luglio 2023

Materiale pedopornografico raccapricciante, conservato e condiviso su Internet: proseguono le indagini.

Al termine di una complessa e prolungata indagine, il personale della Polizia Postale ha arrestato, in provincia di Agrigento, un uomo di circa 38 anni, in possesso di materiale pedopornografico: pare avesse un’enorme quantità di file riproducenti scene raccapriccianti di violenze sessuali ai danni di bambini, alcuni dei quali in tenera età.

Il soggetto, già in passato condannato e detenuto per abusi su minori, era stato segnalato nell’ambito della cooperazione internazionale di Polizia, e gli approfondimenti investigativi si sono inseriti nella costante attività di contrasto alla produzione, diffusione e condivisione di materiale pedopornografico attraverso Internet, svolta dalla Specialità in collaborazione con le polizie e le agenzie straniere impegnate nella lotta al cybercrime, oltre che con Europol e Interpol.

Foto e video di violenze sessuali sui bambini trovate prima dell’arresto

Le indagini, condotte dal Centro Nazionale per il Contrasto della pedopornografia on-line (C.N.C.P.O.) del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Palermo, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Palermo, che ha disposto la perquisizione domiciliare del soggetto.

Nel corso del controllo, eseguito sui dispositivi dell’indagato e nei cloud utilizzati per la conservazione dei contenuti illeciti, è stato trovato un ingente quantitativo di materiale prodotto usando violenza su bambini in tenera età, stimabile in più di 10mila file, tra video e immagini.

Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e l’indagato deve pertanto ritenersi non colpevole fino alla condanna definitiva. D’intesa con l’autorità giudiziaria di Palermo, le indagini proseguiranno anche con le attività specialistiche di analisi delle immagini, nel tentativo di identificare le piccole vittime, avvalendosi dell’accesso diretto ad I.C.S.E. (“International Child Sexual Exploitation”), database delle immagini pedopornografiche presso l’Interpol di Lione, in cui sono archiviati i file utili all’identificazione di minori e abusanti, condivisi dalla comunità internazionale di Polizia.

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