Una 31enne di Lacco Ameno che viveva a Casamicciola. Sono 11 le persone disperse, 13 i feriti di cui uno solo in gravi condizioni
Sono stati impegnati tutta la notte i soccorritori al lavoro per trovare i dispersi della frana che ha investito Casamicciola, sull’isola d’Ischia, all’alba di ieri.
Il bilancio di feriti e dispersi
Sono 11 le persone che risultano disperse a Casamicciola Terme e 4 feriti. Lo ha reso noto il prefetto di Napoli Claudio Palomba al termine della riunione del centro coordinamento soccorsi che si è tenuto questa mattina in Prefettura a Napoli. Tra questi ci sarebbero una coppia con tre figli, sempre di Rarone, e un’immigrata bulgara da pochi giorni divenuta cittadina italiana.
Identificata prima vittima della frana
Una la vittima accertata, Eleonora Sirabella, 31 anni del vicino comune ischitano di Lacco Ameno e che viveva a Casamicciola insieme al compagno, ancora disperso. Numerosi i messaggi di cordoglio e commozione sui social di amici, colleghi e clienti del negozio dove lavorava la giovane il suo corpo è stato trovato nei pressi di via Celaro. In Prefettura a Napoli tornerà a riunirsi il centro coordinamento soccorsi insediato ieri dal prefetto; al termine della riunione dovrebbero essere forniti degli aggiornamenti circa i dispersi ed eventuali nuove vittime.
Il ministro Piantedosi: “Terribile tragedia”
“Ci sarà tempo per capire come e perché si è verificata questa terribile tragedia. Ci sono persone travolte dal fango che non rispondono alle chiamate. A me preme sottolineare che tutto il personale dei vigili del fuoco presente ad Ischia è intervenuto immediatamente e l’invio di ulteriori uomini e mezzi è stato tempestivo, nonostante le gravi difficoltà dovute al maltempo che ha reso tutto più complicato“. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in una intervista a La Stampa. “La risposta – spiega – è stata completa e veloce. Dobbiamo garantire adeguate risorse anche per i giorni prossimi”.
Il sindaco di Ischia: “No capri espiatori”
“Noi italiani siamo forcaioli, si cerca di trovare il capro espiatorio dove non c’è”. A parlare a Rainews24 è il sindaco di Forio d’Ischia Francesco Del Deo, secondo cui in quanto accaduto sull’isola verde “l’abusivismo edilizio non c’entra nulla. Nel 1910 non c’era l’abusivismo edilizio e la chiesa venne seppellita lo stesso dal fango – spiega – E’ se noi non abbiamo cura del territorio che succedono queste cose. Va fatta la manutenzione, all’inizio del ‘900 ci pensava il genio civile, poi provvedeva la forestale, ora il territorio è completamente abbandonato”.