di Vincenzo Lapunzina
La Sicilia rischia di essere spezzata in due, ancora una volta. È successo ad aprile 2015, a seguito della frana che ha interessato il viadotto Himera, all’altezza dello svincolo di Scillato, oggi potrebbe accadere a Polizzi Generosa.
Il traffico leggero e pesante, dall’A19, al tempo, è stato immediatamente deviato lungo la SS 643 che si inerpica fino a Polizzi Generosa, per reimmetterlo in autostrada, allo svincolo di Tremonzelli.
Da ieri pomeriggio qualsiasi criticità si dovesse ripresentare lungo il viadotto che si snoda tra lo svincolo di Scillato e quello di Tremonzelli, rimarrebbe tale fino alla risoluzione. Uno scenario che avrebbe dei risvolti drammatici sull’economia siciliana.
La SS 643, nel tratto che prende il nome di via Collesano, traversa interna del Comune di Polizzi Generosa, è stata chiusa al traffico veicolare e non si sa per quanto tempo, in entrambi sensi di marcia, a causa di una frana che ha un fronte di oltre 150 metri.
Un movimento franoso che avrebbe avuto un’evoluzione sorprendente, quasi atipica, favorito, possibilmente, dall’incendio che ad agosto scorso ha depauperato il suolo del versante interessato.
Il sindaco ha immediatamente allertato la Protezione Civile regionale e sono stati attivati i protocolli di sicurezza, compreso l’evacuazione di alcune famiglie, tuttavia, al momento non è possibile intervenire in quanto la frana, che ha causato il crollo di alcuni edifici, è in rapida evoluzione e prima deve scaricare tutta l’energia che ha accumulato. Fortunatamente non ci sono vittime.
Nei giorni scorsi, raccontano a QdS alcuni cittadini, si sarebbe verificato un evento che ha interessato un muro, a monte del fronte della frana, un isolato più in alto.
Don Santino Scileppi, proprietario dell’edificio al civico 15 e a valle di via Collesano, avrebbe altresì constatato la presenza di un “movimento” dello spiazzo antistante la propria abitazione e prontamente segnalato all’Ufficio Tecnico del Comune.
«I Tecnici si sono immediatamente attivati», afferma il sacerdote e ai microfoni di QdS ribadisce l’appello delle scorse ore, rivolto alle Istituzioni. «Ognuna, secondo la propria competenza, – afferma – ci dia tutto il supporto e l’aiuto possibile per cercare di salvare ciò che ancora si potrebbe salvare e a ricostruire ciò che si sta’ distruggendo».
Provato e fortemente preoccupato è il titolare del supermercato di via Collesano, Francesco Sausa. «Il fatto oramai è successo – dichiara – adesso bisogna agire e non stare a guardare. Mettete in moto tutto quanto è possibile per risolvere questa situazione».
La chiusura della strada e la probabilità di essere evacuato si ripercuoterà sul futuro dell’attività commerciale di Sausa. «In chiesto negozio – chiosa – lavoriamo in quattro e con gli incassi che si faranno non so fino a quando possiamo resistere».
La situazione è sotto controllo, al momento non si può fare altro che aspettare che il suolo si stabilizzi e con il sottofondo degli scricchiolii di ciò che resta degli edifici, uno adibito a magazzino, al servizio dell’attività posta di fronte.
A “bocce ferme” si dovrebbero determinare cause e concause di quello che sta accadendo in queste ore, ivi compreso la possibilità di forti infiltrazioni di acqua che a monte spingono il sottosuolo verso valle.
Tutto questo per determinare una strategia di intervento definitiva su tutto il versante.
Il sindaco di Polizzi Generosa, Gandolfo Librizzi, ci racconta di una «situazione drammatica, più di quella che appariva nelle prime ore. La frana si sta trascinando tutto».
«Ieri – continua Librizzi – abbiamo fatto un’ordinanza di preallerta per tutte le famiglie che vivono nella parte a monte di via Collesano. Se occorre sarò costretto, via malgrado, ad ordinare l’evacuazione di un vasto campo di edifici».
Pronta la risposta delle autorità regionali. Di buon mattino sul posto è giunto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. «Lo smottamento che ha colpito il paese si presenta come imponente, – dichiara a QdS – per avere un quadro chiaro di quanto accade proseguiranno nelle prossime ore i sopralluoghi della Protezione civile e del nostro Assessorato attraverso il Genio civile».
Nel pomeriggio, come anticipato dall’assessore, è atteso il direttore del Dipartimento regionale della Protezione Civile, Salvatore Cocina e domani Giuseppe Nogara, capo del Genio Civile di Palermo.
«Valutiamo di intervenire nell’immediato – continua l’assessore – con un’azione in somma urgenza che limiti i rischi per la pubblica incolumità. In seguito serviranno approfondite indagini per mettere a punto un intervento risolutivo di consolidamento del versante in frana. Nel frattempo, il Governo Musumeci studierà assieme al Comune le soluzioni più opportune per offrire un indennizzo agli abitanti di Polizzi che hanno dovuto lasciare le loro case».
All’appello non mancherebbe nessuno. Solo la preoccupazione di Sausa e quella dei siciliani.
In caso di chiusura dell’A19 (tra gli svincoli), per i più disparati motivi, sarebbe il collasso della viabilità dell’intera Isola.