Per la cantautrice e polistrumentista il tour è stato un modo per celebrare i suoi primi dieci anni di carriera. L'intervista di QdS.it
Il 13 e il 14 aprile il “BONSOIR! – MICHIELIN10 A TEATRO” arriva in Sicilia. Francesca Michielin, infatti, sarà giovedì 13 aprile al Teatro Al Massimo di Palermo e venerdì 14 aprile al Teatro Ambasciatori di Catania con il suo primo tour nei teatri. Per la cantautrice e polistrumentista il tour è stato un modo per celebrare i suoi primi dieci anni di carriera nei quali ha sperimentato e si è raccontata attraverso la musica.
Francesca Michielin, Ph. Alessandro Treves
Al centro dei concerti, quindi, c’è sia la voglia di ripercorrere questi anni, ma anche di condividere “Cani sciolti”, il nuovo album rilasciato lo scorso 24 febbraio per Columbia Records/Sony Music Italy con uno spettacolo originale e speciale.
Mancano tre date alla fine del “BONSOIR! – MICHIELIN10 A TEATRO”. Cosa ha significato per te questo tour?
“È il mio primo tour nei teatri, sono felicissima di come stia proseguendo e di come il pubblico abbia accolto “Cani Sciolti”; sono grata per tutto l’amore che ho ricevuto”.
Cosa ti piace della dimensione del teatro per le tue canzoni?
“‘Cani Sciolti’ nasce come un disco totalmente libero e che racconta al 100% Francesca, così com’è, anche con le sue fragilità. I teatri credo siano il luogo perfetto per accogliere la dimensione intima di ognuno di noi, sono luoghi ‘semplici’, dall’anima profonda ed è per questo che ho scelto di presentare il mio nuovo disco proprio qui”.
Il 13 e 14 aprile il tour farà tappa in Sicilia, rispettivamente a Palermo e a Catania. Non è la prima volta per te in Sicilia. Qual è il tuo rapporto con questa Terra?
“Ho avuto la fortuna di fare più volte tappa in questa terra meravigliosa e sono felicissima di poterci tornare. Amo i suoi colori, i suoi profumi e non vedo l’ora di riempire i miei occhi e il mio cuore ancora una volta con tutta la sua bellezza”.
A febbraio è arrivato “Cani sciolti”, il tuo nuovo album scritto nel corso di diversi anni. Chi sono per te oggi i Cani sciolti?
“I cani sciolti sono quelli che nella vita non seguono uno schema fisso o una corrente, ma decidono di essere sé stessi al 100%, in modo assoluto”.
Il tour è un modo per ripercorrere e celebrare i tuoi dieci anni di carriera. Sul palco c’è uno specchio con il quale interagisci. Chi è oggi Francesca Michielin? Cosa è rimasto della vincitrice di XFactor e a cosa tende?
“Sono cambiate tante cose dalla vittoria di X Factor. Francesca è cresciuta, ha avuto la fortuna di fare tantissime esperienze anche molto diverse tra loro. Oggi è una donna più consapevole, ha imparato ad ascoltare di più sé stessa, non ha paura di sperimentare e mettersi in gioco. In futuro si augura di avere ancora tantissime cose da dire e soprattutto di poterlo fare attraverso la musica”.
Nel disco c’è anche Bassano Del Grappa, luogo in cui sei cresciuta. Quanto è stato stimolante vivere in provincia per diventare un’artista?
“La provincia ha i suoi pro e i suoi contro: da un lato si tratta di una realtà a volte non abbastanza grande da lasciare posto a tutti, soprattutto ai giovani che spesso sono costretti ad allontanarvisi. Dall’altro lato però ci protegge dalla frenesia delle grandi città e dalla dimensione un po’ alienante che spesso le caratterizza. Quando ho iniziato a fare questo lavoro ho dovuto lasciare la mia Bassano per ragioni logistiche, ma per lavorare al meglio a “Cani Sciolti” ho sentito la necessità di tornare a casa, sapevo potesse essere la dimensione perfetta per dare vita al mio nuovo disco”.
In “Cani sciolti” c’è una canzone dedicata a Carmen Consoli, la nostra cantantessa. Perché, tra tanti, è Carmen Consoli la tua artista di riferimento?
“Incontrare Carmen, parlarle e conoscerla mi ha permesso di capire finalmente cosa vuol dire sentirsi liberi nel nostro lavoro. Carmen è un’artista pazzesca, la rappresentazione perfetta del “cane sciolto” nella musica italiana: ci racconta la sua storia attraverso la sua musica senza temere di andare controcorrente”.
Dicevamo sono i primi dieci anni di carriera. Cosa è “quello che ancora non c’è” per Francesca Michielin?
“Quello che ancora non c’è, per me, credo proprio arriverà da sè…”.
Bella !