Francesco Pira torna a far viaggiare il “suo pirata” alla scoperta di metaverso e Intelligenza artificiale - QdS

Francesco Pira torna a far viaggiare il “suo pirata” alla scoperta di metaverso e Intelligenza artificiale

Francesco Pira torna a far viaggiare il “suo pirata” alla scoperta di metaverso e Intelligenza artificiale

mercoledì 28 Agosto 2024

Arriva in tutte le librerie italiane e on line la terza edizione di un testo “PIRAterie”

Arriva in tutte le librerie italiane e on line la terza edizione di un testo “PIRAterie”. Il suo autore, Francesco Pira, è professore associato di sociologia dei processi culturali e comunicativi e insegna Comunicazione strategica, Teorie e tecniche del giornalismo digitale e giornalismo sportivo, Social media e comunicazione d’impresa, presso i corsi di laurea magistrale e triennale del dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina. Pira, con grande complicità dell’editore indipendente, Antonio Liotta, patron di Medinova, ha nuovamente voluto far compiere al suo PIRAta un viaggio tra Metaverso e Intelligenza artificiale.

Il nuovo mondo esplorato dal PIRAta appare già nella copertina (un lavoro meraviglioso del Maestro palermitano Nicolò D’Alessandro). Il PIRAta racconta ai lettori cosa sta succedendo nella nostra società sempre più vicina ad universi poco conosciuti, PIRAterie 3 riprende idealmente quel percorso temporaneamente interrotto nel 2021, data dell’ultimo articolo contenuto nella raccolta PIRAterie 2 La Vendetta – riflessioni sulla social esistenza quotidiana. Secondo il professore Pira: “Ormai da più di 2 anni, Mark Zuckeberg ha annunciato il suo progetto che è quello di offrire una nuova veste alla sua holding che include le piattaforme più famose al mondo: Facebook, Messenger, Instagram e Whatsapp. Il nome che Zuckeberg ha scelto, per realizzare il suo sogno virtuale, è Meta abbreviazione di Metaverso. Una sorta di monitoraggio algoritmico che conosce quello che ci piace e ci profila ciò che può interessarci.

Tutto si muove nella dimensione del Metaverso, compreso il nostro stesso avatar. Un “luogo” in cui è difficile distinguere reale e virtuale, dove tutto sembra realizzarsi e prendere forma con estrema semplicità. A far discutere è anche l’Intelligenza artificiale che ha annullato le definizioni che valevano fino a poco tempo fa. Siamo andati oltre: dalla spontaneità e immediatezza della comunicazione vis-à-vis, che metteva in gioco l’intero individuo con il suo corredo di elementi di comunicazione non verbale e linguaggio del corpo, siamo passati al corpo che diventa oggetto e strumento per la rappresentazione di un discorso che, nell’intento di chi lo produce, vuole essere un messaggio di cui si ha un controllo totale. Il Metaverso e l’Intelligenza artificiale sono ancora due universi ancora poco conosciuti. Il loro sviluppo è in una fase embrionale, ma è già chiaro il loro impatto nella vita dell’uomo. Molte sono le ipotesi su come le macchine ci sostituiranno, ma soprattutto il tema centrale è l’etica dell’Intelligenza Artificiale. Cosa potranno fare i robot? L’Intelligenza artificiale potrà prendere il posto dell’uomo? L’uomo saprà educare l’Intelligenza artificiale?

A preoccupare sono le ricadute etiche che aspettano ancora delle risposte come ad esempio: sui contenuti falsi generati dall’Intelligenza artificiale, sulla difficoltà di attuare controlli, sulla violazione della privacy, sulla discriminazione nei confronti di alcuni standard di bellezza, sull’occupazione e sulle aspettative della società. La digitalizzazione come processo e la velocità con cui la tecnologia produce nuovi strumenti hanno fatto si che mai come in questa epoca storica siamo sommersi da una over-produzione di dati che devono essere decifrati, interpretati e compresi. Un cambiamento epocale che riguarda soprattutto le persone perchè, come sostiene il Professore Luciano Floridi, vivono on life”.

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