E’ stata ancora una notte di disordini in Francia dopo la morte del 17enne Nahel, ucciso da un poliziotto durante un controllo di routine che il ragazzo avrebbe cercato di evitare. Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, è stato nella notte a Mantes-la-Jolie, nella regione dell’Ile-de-France, e – riporta Bfmtv – ha confermato che sono state fermate almeno 471 persone durante la quarta notte di disordini.
Incidenti in alcune città
Nella serata di venerdì 30 giugno, disordini a Parigi, Marsiglia – con decine di fermi -, Tolosa, Lione. Nella capitale, la polizia è intervenuta per disperdere una manifestazione a Place de la Concorde. A Marsiglia, saccheggiati negozi: viene segnalata un’irruzione in un’armeria, da cui sono stati rubati 7 fucili.
Il ministro dell’Interno: “Le prossime ore saranno decisive”
“Le prossime ore saranno decisive”, ha scritto il ministro francese dell’Interno Gerald Darmanin in una lettera alla polizia e ai pompieri. “Questa minoranza di delinquenti non rappresenta l’immensa maggioranza degli abitanti dei quartieri popolari”, ha aggiunto il ministro. “Le prossime ore saranno determinanti e sono certo di poter contare sul vostro impegno nel rispetto della legge e la deontologia”, ha proseguito, assicurando che “i rinforzi umani e materiali che vi stiamo inviando, vi daranno modo di difendere la repubblica e i suoi valori”.
Il presidente Macron: “Genitori tengano figli in casa”
“Niente giustifica la violenza“. Ha parlato così, di una “situazione inaccettabile“, il presidente francese Emmanuel Macron. Un giovane è morto dopo essere precipitato la notte scorsa dal tetto di un supermercato. Fonti di polizia citate da Le Figaro hanno riferito che il ventenne è precipitato dal tetto di un supermercato di Petit-Quevilly, in Normandia “nel quadro di un saccheggio”. Secondo la procura di Rouen in quel momento non erano in corso sommosse davanti al centro commerciale.
“C’è una strumentalizzazione inaccettabile della morte di un adolescente, che tutti deploriamo, quando il momento dovrebbe essere di raccoglimento e rispetto”, ha detto Macron dopo la riunione dell’unità di crisi che ha presieduto. Nahel è stato ucciso tre giorni fa a Nanterre da un poliziotto durante un controllo di routine che il giovane avrebbe cercato di evitare. Al termine della riunione della cellula interministeriale di crisi Macron ha annunciato il dispiegamento di “mezzi supplementari” per contenere le violenze di questi giorni.
Macron ha fatto appello “al senso di responsabilità dei padri e delle madri di famiglia”, sottolineando che “un terzo dei fermati la notte scorsa sono giovani, molto giovani”. “E’ responsabilità dei genitori tenerli a casa”, ha detto. “In questo contesto, chiediamo a tutti i genitori di assumersi le proprie responsabilità, poiché la situazione che stiamo vivendo è il risultato di gruppi organizzati e attrezzati, ma anche di molti giovani”, ha denunciato Macron, che, citando TikTok e Snapchat, ha sottolineato come “le piattaforme e le reti giocano un ruolo molto importante”. “Verrà richiesta l’identità di coloro che utilizzano i social network per invocare il disordine. Nelle prossime ore adotteremo una serie di misure”, ha anticipato.

