Franco Italiano, il 63enne di Santa Venerina che sorvolerà l'Etna - QdS

Franco Italiano, il 63enne di Santa Venerina che sorvolerà l’Etna

web-j

Franco Italiano, il 63enne di Santa Venerina che sorvolerà l’Etna

web-j |
giovedì 06 Maggio 2021

Questa estate proverà a battere il record del mondo di quota in autogiro, al momento detenuto dalla veneta Donatella Ricci, che è riuscita a raggiungere gli 8.400 metri.

In estate Franco Italiano, 63 anni di Santa Venerina, comune in provincia di Catania, proverà a battere il record del mondo di quota in autogiro. Al momento, il record è detenuto dalla veneta Donatella Ricci, che è riuscita a raggiungere gli 8.400 metri. Franco Italiano si divide tra la sua impresa di carpenteria metallica, specializzata nel settore del ferro e dell’acciaio, e il volo da cui è rimasto affascinato sin da bambino. L’incontro con Angelo D’Arrigo è stato determinante per iniziare a volare sul serio e a voler oggi sfidarsi e superare il record. L’evento ha preso il nome di: “A diecimila metri sopra il Vulcano” perché Franco Italiano punta dritto ai diecimila metri circondato da uno scenario spettacolare come l’Etna.

Quando è stata la sua prima volta
con il deltaplano?

Ho iniziato nel 1986. Allora, avevo
incontrato Angelo D’Arrigo. Eravamo poco più di due ragazzini. Oddio,
ragazzini, io avevo 29 anni e Angelo 4-5 anni meno di me. Da lì è iniziato
tutto il mio percorso di volo.

Quali sono state le emozioni che ha
provato volando con il deltaplano e che le hanno fatto dire che avrebbe voluto
continuare?

Ho provato tantissime emozioni. Sin da
piccolo sognavo di volare perchè correvo con un vecchio copertone e un pezzo di
legno sulle strade. Anche scalzo a volte, bruciandomi i piedi. Quando accadeva,
mi veniva voglia di staccare i piedi da terra. A metà degli anni ‘60, ho
scoperto Nembokid grazie a mia cugino che aveva dei suoi fumetti. Era un
supereroe che volava con il suo mantello: per me era una sorta di Superman. Mi
immedesimavo in lui e lo imitavo. All’età di 14 anni, per la prima volta, ho
visto in tv il primo deltaplano a motore disponibile all’epoca. Me ne sono
subito innamorato, solo che rimandavo sempre fino a che non ho incontrato Angelo
D’Arrigo. Da quel giorno non ho più rimandato. È stato subito amore per il volo
e non ho più smesso.

Angelo D’Arrigo è stato il suo
istruttore per vent’anni. Qual è il ricordo che più la lega a lui?

Con Angelo abbiamo in comune tanti ricordi
di volo e di amicizia. Non ero solo un allievo, ma col tempo si è creato un
rapporto.

Quali sono le lezioni sul volo che
ha imparato da Angelo D’Arrigo?

Da Angelo ho imparato a volare e
l’esperienza che ci ha trasmesso. Con esperienza intendo il modo di stare attenti
e di pianificare le cose. Non era solo una questione di volo, ma anche una
lezione di vita con Angelo.

A distanza di anni dalla scomparsa
di Angelo D’Arrigo, di cosa dovremmo fare tesoro della sua vita?

Ci sarebbero tantissime cose. Ci ha insegnato
a volare, quindi di sicuro dobbiamo fare tesoro del suo modo di insegnare. Ma
anche come allevava i rapaci: faceva volare le aquile e i falchi. Angelo era
una fonte di energia inesauribile. Per questo ci manca tanto.

In estate cercherà di battere il
record di Donatella Ricci…

Il record è stato battuto da Donatella
Ricci, mia carissima amica. L’ho invitata a collaborare con me per raggiungere
questo record e lei si è resa molto disponibile. È una cosa bellissima che ci
fa onore perchè abbiamo dimostrato che non siamo l’uno contro l’altro, ma siamo
l’uno con l’altro. Oltre agli obiettivi personali, il punto è poter arrivare
sempre un passo più avanti con cautela e le dovute precauzioni.

Come ci si prepara a livello
mentale e a livello fisico per superare un record?

Fisicamente sono un giovincello, anche se
c’è l’età. Io mi sento di farlo adesso, anche perchè se vado più in là nel
tempo rischio di non farlo più e io non so cosa succederà domani. Per quanto
riguarda la preparazione, siamo partiti da un’idea che si è associata
all’esperienza del volo e in seguito abbiamo fatto delle valutazioni con
calcoli matematici.

Di conseguenza, farò delle prove a partire
dai 5.000 agli 8.000 metri fino a raggiungere il record finale.
Le prove sono necessarie per regolare la macchina, il passo dell’elica e
comprendere come funziona il motore a quella quota.

A livello mentale, devo essere tranquillo
e calmo. Devo essere sicuro di quello che faccio. Non posso permettermi di
sbagliare.

Che ruolo ha la paura?

La paura c’è, eccome se c’è. La mia paura
è se non avrò calcolato prima qualcosa e, improvvisamente, mi troverò a dover
affrontare una situazione che non avevo previsto durante la quale ho pochi
secondi per riflettere e devo risolvere il problema. La mia paura è di
commettere qualche errore.

Dove si trova il coraggio per fare
questo tipo di esperienze?

Non è una questione di coraggio. Secondo
me è l’esperienza che ti fa andare avanti perchè ti dà quella sicurezza. Io so
a cosa vado incontro. È una questione di stare molto attento. Il coraggio sta
nel prendere la decisione perchè lì ti trovi ad un punto di non ritorno.

Si tratta anche di una sfida con la
natura, visto che sorvolerà l’Etna…

Ho scelto di sorvolare l’Etna
perchè questo record voglio dedicarlo ad Angelo D’Arrigo che era innamorato del
vulcano, a tutti i siciliani e alla mia terra.

Qual è il messaggio che vuole
lanciare nel voler raggiungere questo record?

In questa impresa c’è un messaggio di
pace.

Sandy Sciuto

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017