Frane e alluvioni, a rischio 320mila siciliani: ecco le zone sorvegliate

Frane e alluvioni, a rischio 320mila siciliani: ecco le zone sorvegliate speciali

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Frane e alluvioni, a rischio 320mila siciliani: ecco le zone sorvegliate speciali

Redazione  |
mercoledì 30 Novembre 2022

Il geologo Cassaniti, consulente della protezione civile, lancia l'allarme: "Nelle province di Messina e Palermo le maggiori criticità". Ma le zone sotto osservazione sono tante

“In Sicilia il rischio frane è altissimo, soprattutto nelle province di Messina e Palermo”. A parlare è il geologo siciliano Carlo Cassaniti, consulente della protezione civile, che lancia l’allarme sul territorio isolano. “Sono 320mila i siciliani che vivono in zone a rischio – dice nel video qui sotto -. Lo certifica il rapporto dell’Ispa del 2021 secondo cui il 7% del territorio regionale è soggetto a frane e alluvioni”.

A poco più di quattro anni dalle tragedie del 2018, con i 13 morti fra Casteldaccia, Corleone e l’Agrigentino, e a due anni dall’alluvione di Scordia che provocò due vittime, il presidente della Regione Renato Schifani ha annunciato nuovi interventi sui fiumi e sui torrenti per scongiurare un caso Ischia anche in Sicilia.

I comuni più a rischio

Le zone più a rischio sono quelle delle province di Messina e di Palermo, come spiega lo stesso Cassaniti. E c’è una mappa aggiornata periodicamente da ministero dell’Ambiente e Regione che tiene i riflettori accesi sui territori con maggiori criticità.

Che succede a Palermo e provincia

Attorno a Palermo sono sotto osservazione i comuni di Bagheria, Belmonte Mezzagno, Caccamo, Campofiorito, Castronovo di Sicilia, Cefalù, Corleone e Santa Flavia e la stessa Casteldaccia, dove la Regione sta disponendo un nuovo intervento nell’area del fiume Milicia. Fu proprio l’esondazione di quel corso d’acqua a causare la morte di 9 persone 4 anni fa. Ma anche il capoluogo è sorvegliato speciale, in particolare le sponde del fiume Oreto, il percorso del fiume Kemonia fino a Mondello.

Riflettori accessi sulle province di Messina e Catania

La zona dell’Etna merita un’attenzione particolare, soprattutto il territorio fra l’oasi del Simeto e Fontanarossa, il percorsi del fiume Dittaino e l’area attorno a Scordia. Il rischio esondazioni riguarda anche il corso dell’Alcantara e la costa fra Giardini Naxos e Letojanni.

Nel Messinese le zone più a rischio sono quelle di Capo d’Orlando e Milazzo, le foci dei fiumi Mela e Patri e il corso del torrente Forno. Per non parlare delle Eolie. Tanti gli interventi annunciati dalla Regione, a Stromboli, sul fiume Mazzarrà e nella stessa Messina.

La mappa dei rischi nel resto della Sicilia

Sotto osservazione ci sono Santa Maria del Focallo, la zona tra Avola e Noto, ma anche Gela con i suoi fiumi e i suoi abusi. Nell’Agrigentino i maggiori rischi sono nella zona del torrente Re e del fiume San Leone. Nel Trapanese spicca il fiume Mazaro che attraversa Mazara del Vallo dove gli interventi di dragaggio sono continuamente rinviati.

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