Il fratello di don Puglisi: "Spatuzza? Adesso nei suoi confronti non ho alcun rancore" - QdS

Il fratello di don Puglisi: “Spatuzza? Adesso nei suoi confronti non ho alcun rancore”

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Il fratello di don Puglisi: “Spatuzza? Adesso nei suoi confronti non ho alcun rancore”

Redazione  |
sabato 11 Marzo 2023

Il pentito la lasciato il carcere nel quale era entrato 26 anni fa

“Quando mi sono trovato davanti a Gaspare Spatuzza, ho subito capito che era un uomo profondamente cambiato”. Così in un’intervista a Repubblica Franco Puglisi, il fratello di don Pino, il parroco di San Gaetano ucciso dalla mafia nel 1993. Adesso, Spatuzza è tornato in libertà, anche se è una libertà condizionale, dopo 26 anni trascorsi fra carcere e domiciliari: così ha deciso il tribunale di sorveglianza di Roma.

“Spatuzza ci aveva scritto una lettera dai toni accorati. Raccontava la sua storia, ripercorreva i momenti dell’omicidio. E poi, soprattutto, rievocava cosa accadde in carcere – racconta Franco Puglisi – Dopo la condanna all’ergastolo per il delitto di mio fratello, chiese di andare in isolamento: ‘Una scelta che mi consentirà di intraprendere un cammino di ricerca dell’uomo’, scriveva. ‘Un cammino molto difficoltoso, proseguiva, l’ho sempre rappresentato come un esodo verso la terra promessa’”. Decise subito di incontrare Spatuzza? “All’inizio, ero perplesso, titubante, ma ero curioso di conoscere questa persona che scriveva di aver fatto un percorso di pentimento rispetto al passato da mafioso. Accettai di vederlo – spiega – dopo alcuni mesi di riflessione. Non era facile per me, conoscendo tutte le malefatte di cui era accusato”.

L’incontro si tenne in Toscana, al di fuori delle strutture penitenziarie. Cosa conserva di quei momenti? “Restammo insieme un’intera giornata, insieme ad altre persone. Era diverso da come appariva nelle immagini delle televisioni e dei giornali. Era commosso, mi sembrava davvero addolorato per quello che aveva fatto. Capivo – dice – che le sue parole erano espressione di una macerazione interna aiutata dal cappello del carcere dov’era rinchiuso. Più volte richiamava i brani della Bibbia. Diceva che la lettura del Vangelo lo aveva trasformato. Non ho avuto l’impressione si trattasse di un’impostura”. Pensa che una breccia potrebbe aprirsi anche in Messina Denaro? “Chissà, in linea teorica, è possibile che anche lui si penta. Ma ho più di un dubbio”, risponde Franco Puglisi. Che effetto le fa sapere che oggi Spatuzza è libero? “Nessuna emozione: né caldo, né freddo, sono indifferente a questa notizia. Se non avessi passato con lui una giornata intera forse non sarebbe stato lo stesso, e non so se lo incontrerei nuovamente. Ma gli auguro di rifarsi una vita – dice ancora – se ciò è possibile. Adesso nei suoi confronti non ho alcun rancore”.

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