Con il coordinamento della Procura di Catania, la Polizia ha eseguito un decreto di perquisizione in otto locali del capoluogo etneo: tre ristoranti, un minimarket, quattro depositi abusivi, utilizzati per il ricovero e lo smistamento di merci non idonee al consumo umano.
Nell’operazione, denominata “Apocalypse food”, sono stati impiegati circa 30 poliziotti.
Cinque le persone denunciate.
Individuato un ingegnoso sistema per la vendita e la somministrazione di alimenti scaduti, adulterati, in pessimo stato di conservazione, con etichettatura manipolata e contraffatta, privi di tracciabilità. I prodotti alimentari, poi sottoposti a sequestro, comprendono pasta, carne, salumi, prodotti ittici, tra cui il salmone; scatolame, farina, olio, vini, bibite e liquori.
L’operazione, che fa seguito a un’attività di indagine culminata con il sequestro preventivo di alcuni locali del centro cittadino come “Osteria Panecaldo”, “Piscaria” e “Antica Salumeria”, ha consentito di impedire che ulteriori tonnellate di prodotti avariati o a rischio, venissero immessi sulle tavole dei consumatori o somministrate nei ristoranti poi individuati: “Il Cantiniere”, “Il Nerello” e “Filumena”, che sono stati sequestrati.
Sottoposti a sequestro preventivo anche un minimarket di viale della Libertà e quattro depositi a esso collegati: uno in viale della Libertà, uno in via Cilea, uno in via Gorizia, e l’altro in via Gargano.
Quest’ultimo veniva utilizzato, benché già sottoposto a sequestro nei mesi scorsi.
Denunciate cinque persone per reati quali adulterazione, contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate, frode in commercio, ricettazione e violazione di sigilli, nonché per furto aggravato di energia elettrica, in quanto in tutti i locali, sia i ristoranti che i depositi, l’alimentazione degli impianti avveniva a mezzo di allacci abusivi alla rete di distribuzione.
