Fugge dai domiciliari, 20enne di Palermo arrestato due volte - QdS

“Ancora tu?”, 20enne arrestato per due volte in poche ore dai carabinieri: disposto il carcere

“Ancora tu?”, 20enne arrestato per due volte in poche ore dai carabinieri: disposto il carcere

Redazione  |
mercoledì 15 Novembre 2023

La Procura ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere e il trasferimento dell’indagato nella casa circondariale.

I carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno arrestato un 20enne, del posto, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di spaccio ed evasione.

I militari della Stazione di San Flippo Neri hanno, in meno di 24 ore, messo le manette ai polsi del giovane palermitano per ben due volte; solo qualche ora prima, infatti, nel corso di un servizio di controllo del territorio nel quartiere “Zen”, i carabinieri hanno colto in flagranza l’indagato mentre stava cedendo la sostanza stupefacente a un acquirente.

Il primo arresto

Immediato è scattato l’arresto del 20enne che, su disposizione del pubblico ministero, era stato condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari ed in attesa, il giorno seguente, dell’udienza di convalida.

Il secondo arresto

Convalida che non si è fatto nemmeno in tempo a convocare che, il giovane, dopo poche ore, è stato nuovamente arrestato dai carabinieri per evasione; i militari, infatti, hanno controllato il giovane come previsto in questi casi e l’hanno trovato fuori dalla propria abitazione senza alcuna autorizzazione.

La Procura, dopo i fatti, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere e il trasferimento dell’indagato nella casa circondariale.                                                                                                  

È doveroso rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.

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