Lo studio
Lo studio è stato condotto su 162 operatori sanitari che, su base volontaria, si sono sottoposti a test sierologici mensili per valute l’andamento del livello di anticorpi nei sei mesi successivi alla vaccinazione con vaccino a mRNA Pfizer. Un terzo gruppo di partecipanti fumava regolarmente nel periodo di studio: in questo gruppo, a 60 giorni dalla vaccinazione, si è riscontrata una diminuzione del livello di anticorpi più rapida che nei non fumatori.
Lo studio è parte di un più ampio progetto di ricerca, denominato VASCO (Monitoraggio della risposta al Vaccino Anti-SARS-CoV-2/COVID-19 in operatori sanitari) e coordinato dal CESP dell’Università Bicocca diretto dal Prof. Lorenzo Mantovani.
L’obiettivo è stato quello di valutare la risposta al vaccino Pfizer in un campione generale di oltre 400 soggetti, confermando sicurezza ed efficacia della vaccinazione anti-COVID-19.
L’ultima pubblicazione è la terza di una serie di ricerche parte del progetto VASCO, frutto della collaborazione attiva con il CoEHAR. Nello specifico, questa analisi si è concentrata su 162 soggetti con un’età media di 43 anni e, dei quali, 28 avevano avuto precedente infezione da SARS-CoV-2, in cui sono stati valutati il livello di anticorpi indotti dal vaccino e il suo andamento nel breve-medio termine dopo la vaccinazione. Tutti i soggetti erano stati precedentemente vaccinati con vaccino a mRNA BNT162b2 di Pfizer-BioNTech.
Nei fumatori a protezione diminuisce già dal secondo mese dopo il vaccino
Per esaminare la risposta anticorpale al vaccino, i volontari sono stati sottoposti a test sierologici seriati per valutare il livello degli anticorpi e come questi cambiano nel tempo. I risultati sono stati analizzati in funzione di età, sesso e precedente infezione da Covid-19. Successivamente, i ricercatori si sono chiesti se il fumo avesse potuto giocare un ruolo nel tipo e nella durata della risposta anticorpale, analizzando i dati mensili degli anticorpi. Le analisi sierologiche hanno dimostrato che il loro livello inizia a diminuire già dal secondo mese dopo la vaccinazione in maniera molto più rapida dei fumatori.
I risultati della ricerca utili alla campagna di sensibilizzazione contro il fumo
Per confermare e rafforzare questa scoperta, gli studiosi sono attualmente impegnati a condurre una revisione della letteratura disponibile sulla risposta ai vaccini contro il Covid-19. I ricercatori del CoEHAR sono convinti che i risultati saranno indispensabili per aumentare la conoscenza sui meccanismi di risposta alla vaccinazione Covid-19, ma soprattutto per sensibilizzare i fumatori a smettere.

