Fuochi d'artificio detenuti illegalmente a Misilmeri, scatta sequestro

Fuochi d’artificio illegali nascosti in giro per casa, scatta sequestro nel Palermitano

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Fuochi d’artificio illegali nascosti in giro per casa, scatta sequestro nel Palermitano

Redazione  |
martedì 21 Novembre 2023

Artificieri in azione per contrastare la circolazione di fuochi d'artificio illegali in previsione delle Feste natalizie.

La Polizia di Stato ha denunciato un uomo di Misilmeri (Palermo) per possesso di armi e fuochi d’artificio ritenuti non in regola.

La scorsa settimana, poliziotti del Commissariato di P.S. “Brancaccio”, hanno eseguito una serie di riscontri e accertamenti relativi ai detentori di licenze orbitanti nel settore dei fuochi pirici, anche in previsione delle imminenti festività natalizie.

Armi e fuochi d’artificio, denuncia a Misilmeri

In tale contesto, i poliziotti hanno sottoposto a controllo amministrativo, l’abitazione di un uomo residente a Misilmeri, titolare di licenza di fuochista che permette di esercitare il mestiere di pirotecnico per l’accensione di fuochi artificiali.

Tale accertamento ha consentito di trovare, all’interno del garage nella disponibilità dell’uomo, 13 batterie di fuochi artificiali, e – nascosti tra bagno, camera da letto e ripostiglio – ulteriori giochi pirici per un totale complessivo superiore a 14 chili di massa attiva.

I fuochi d’artificio trovati, di categoria F2, sono risultati di libera vendita, ma detenuti illecitamente in quanto contenenti al loro interno materiale esplodente per un peso netto superiore al limite consentito dalla legge.

Le conseguenze

I fuochi pirici trovati, trasportati in sicurezza con l’ausilio di personale del Nucleo Artificieri della locale Questura, sono stati posti sotto sequestro. L’uomo è stato denunciato a piede libero per detenzione illegale di materiale esplodente con massa attiva netta pari a 14,2 chili.

Alla luce di quanto emerso, la licenza di autorizzazione all’esercizio del mestiere di pirotecnico per l’accensione dei fuochi artificiali rilasciata, di cui l’uomo è titolare, è stata ritirata, in attesa di successive determinazioni.

Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di un’eventuale sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

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