Tendenzialmente, nell’ultimo anno in tutta Italia i “micro-furti” così come i furti domestici sono cresciuti in maniera esponenziale, con numerose segnalazioni e denunce (oltre 155.000 nel totale) registrate continuamente da Nord a Sud. Nel dettaglio, come riportato dal quarto rapporto Censis-Verisure – diramato nelle scorse settimane – proprio i furti in casa sono cresciuti del 5,4% in Italia, colpendo una discreta fetta della cittadinanza e – ancora una volta – confermandosi come una delle preoccupazioni più grandi tra gli italiani.
Il dato, su scala nazionale, osserva come il trend sia in continua ascesa sul territorio, con regioni che mantengono il proprio status degli anni scorsi in materia: le Marche infatti, si confermano ancora una volta come la Regione più sicura d’Italia sulla sicurezza domestica, mentre il Lazio – con la città di Roma che incide davvero parecchio nel conteggio – è la peggiore della lista. Ma in tutto ciò, dove si piazza la Sicilia? Secondo il rapporto Censis-Verisure sul 2024, l’Isola si posiziona al di sotto della media nazionale per quanto riguarda i furti di natura domestica, con importanti distinzioni da fare da una provincia all’altra.
Furti e sicurezza domestica, la Sicilia sotto la media nazionale. Il punto sulle province dell’Isola
Come accennato, la Sicilia – secondo gli ultimi dati in materia – è al di sotto della media nazionale per quanto riguarda i furti domestici, una delle paure più grandi degli italiani. Inoltre, proprio come percezione generale del benessere e della sicurezza dell’habitat, viene evidenziato un modesto indice di Sicurezza Domestica pari a 88,2/100, al contrario di quanto registrato sul piano nazionale dove l’indice è a 100.
Nel caso dell‘Isola, naturalmente – come in ogni contesto – esistono province più colpite in materia di sicurezza domestica di altre ma, in generale, la notizia da evidenziare è che nessuna delle città siciliane è stata inserita e classificata nelle 50 province italiane con la maggiore incidenza di furti in casa.
Dunque, anche le città metropolitane dell’Isola come Catania e Palermo, dove inevitabilmente i casi di furti di natura domestica sono più frequenti di altre province, hanno ottenuto una media che non sembra preoccupare gli esperti del settore. Attenzione invece alle seconde case, magari vuote per lunghi periodi e soggette a furti in maniera più frequente soprattutto nelle province di Messina, Siracusa, Trapani e anche di Agrigento, ma anche qui il dato registrato per l’ultimo anno è nettamente inferiore alla media nazionale. Incidenza davvero ridotta verso il basso nelle province dell’entroterra e/o meno popolate, come Enna e Caltanissetta: sono tra le zone con l’incidenza dei furti domestici spesso tra i più bassi in Italia.
Le misure di prevenzione per ridurre il rischio di furto in abitazione
A causa di questo andamento in risalita dei furti in abitazione, gli italiani – come evidenziato dal rapporto Censis-Verisure – per la maggior parte hanno già dato una risposta importante al contrasto. Come viene registrato infatti, l’89,9% delle persone possiede almeno un importante dispositivo di sicurezza in casa, con l’84,9% che ritiene tali strumenti indispensabili per una buona qualità di vita.
Inoltre, sono tanti gli italiani che hanno adottato diversi comportamenti di natura preventiva per poter contrastare la possibilità di furti in casa. Si tratta di misure molto semplici ma che potrebbero rivelarsi essenziali, come evitare di postare qualcosa sui social durante una vacanza o chiudere a chiave la porta anche quando si è in casa: entrambe le misure, sono ormai parte integrante della vita di oltre il 67% degli italiani.
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