Furti in appartamenti e scuole tra Riposto e Giarre, 2 arresti - QdS

Dai furti seriali in scuole e case alla “truffa” al complice: 8 indagati, due arresti

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Dai furti seriali in scuole e case alla “truffa” al complice: 8 indagati, due arresti

Redazione  |
sabato 25 Marzo 2023

Scattano le manette per due pregiudicati e si indaga in totale su 8 persone, ritenute coinvolte in una serie di furti in case e scuole tra Riposto e Giarre.

Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i carabinieri della compagnia di Giarre hanno eseguito in Riposto e Giarre un’ordinanza emessa relativa a 8 indagati, a vario titolo accusati di furto aggravato continuato e ricettazione continuata, 2 dei quali, entrambi pregiudicati, destinatari di misura cautelare in carcere. Gli indagati sono accusati di essere i responsabili di una serie di furti in case e scuole tra Riposto e Giarre.

Furto aggravato e ricettazione, 8 indagati con 2 arresti

Gli arrestati sono:

  • Marco Giovanni Baiamonte, nato a Catania il 12.12.1995;
  • Carmelo Musumeci, nato a Giarre l’1.02.1994.

L’indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale etnea e condotta dai militari della Stazione di Santa Venerina tra febbraio e dicembre 2022, attraverso complesse attività tecniche e dinamiche, ha consentito di evidenziare, in uno stato del procedimento in cui non si è ancora pienamente realizzato il contraddittorio tra le parti, la sussistenza di un grave quadro indiziario nei confronti degli indagati, che si sarebbero resi autori di una lunga serie di furti in appartamenti e ai danni di scuole, avvenuti nei Comuni di Riposto e Giarre.

Gli episodi

Si tratta, in particolare, di 8 furti, durante i quali i soggetti coinvolti avrebbero preso di mira 5 abitazioni private, 2 istituti scolastici e uno studio medico di Riposto, colpendo con una “metodologia operativa” assolutamente consolidata, che prevedeva un preliminare sopralluogo sull’obiettivo e la successiva disattivazione degli impianti antifurto e dei sistemi di videosorveglianza, divelti o resi inefficienti.

Emblematico il caso dello studio medico ripostese, in cui la coppia di ladri, grazie a un complice in possesso delle chiavi d’accesso sottratte alla propria madre, addetta alle pulizie proprio in quel centro, sarebbe riuscita a entrare più volte indisturbata, sottraendo il solo denaro lì custodito, per la somma complessiva di 1.000 euro, cercando in questo modo di far ricadere la responsabilità degli ammanchi alla figlia del titolare.

I due arrestati si “truffano” tra loro

I due arrestati si sarebbero poi derubati tra loro. In occasione di almeno due furti consumati in abitazioni private, Baiamonte avrebbe infatti “truffato” Musumeci, nascondendogli d’aver trovato durante le azioni delle somme di denaro, circa 200 euro, tenendole invece interamente per sé.

I carabinieri sarebbero infine riusciti a documentare anche i canali della ricettazione dei proventi dei reati predatori. Nel corso delle investigazioni, è emerso come gli autori dei furti tra Riposto e Giarre avrebbero fatto ricettare la merce rubata a 3 soggetti, pregiudicati per reati contro il patrimonio, un giarrese di 48 anni gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e a due ripostesi di 65 e 38 anni, di cui il primo pregiudicato e il secondo gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

Quest’ultimo, in particolare, commerciante d’informatica, avrebbe da loro ricevuto e rivenduto sul mercato nero i computer portatili rubati nel novembre del 2021 all’Istituto Pantano-Olivetti di Riposto e nel febbraio del 2022 al Liceo Classico Michele Amari di Giarre. In quei due episodi criminali, vennero complessivamente rubati dalle aule didattiche ben 11 computer portatili e due telefoni.

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