Due furti sventati e quattro arrestati grazie all'attività della Polizia di Stato nella città di Palermo.
La Polizia di Stato di Palermo negli scorsi giorni ha eseguito quattro arresti per una serie di furti su e di auto in due distinte occasioni.
Ecco il resoconto dell’attività. Altri due arresti erano stati eseguiti proprio ieri per gli stessi reati dagli agenti della stazione di Resuttana Colli e nel quartiere Borgonuovo.
Furti su e di auto a Palermo, 4 arresti
Nel primo episodio, sono due i giovani arrestati al culmine di una rocambolesca fuga che ha messo in serio pericolo l’incolumità di passanti e automobilisti di viale Regione Siciliana. La segnalazione di un cittadino giunta alla sala operativa della Polizia di Stato ha indicato la presenza di due giovani nei pressi di una Fiat 500, parcheggiata nello spiazzo di un grosso ipermercato di viale Regione Siciliana, che tentavano di forzarne uno sportello.
L’arrivo degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sul luogo segnalato ha impedito che si concretizzasse il furto da parte dei due giovani segnalati, che indossavano una tuta nera e giunti a bordo di una vettura a fari spenti. I due si sono lanciati però in una fuga tanto folle da mettere a serio rischio l’incolumità loro e quella dei tanti automobilisti incrociati su strada. In particolare, a partire dalla bretella laterale del viale Regione Siciliana, i due fuggitivi avrebbero impattato ripetutamente contro il marciapiede e con numerose auto parcheggiate, lateralmente con un’auto diretta in senso opposto di marcia (con a bordo un nucleo familiare composto da padre, madre e giovane figlio), e avrebbero rischiato anche di investire più di un pedone.
Persino il mezzo della Polizia di Stato di una seconda pattuglia posizionatosi all’altezza di via Perpignano per sbarrare la strada ha rischiato di essere speronato dai fuggitivi: non è accaduto solo grazie alla prontezza di riflessi degli operatori di polizia che, pur intimando l’ Alt, sono riusciti a scansare l’auto lanciata a folle corsa.
Giunti in prossimità di un tratto di strada stretta e ricurva, in via Belvedere, i due complici, impossibilitati a proseguire la fuga, hanno abbandonato l’abitacolo e cercavano di far perdere le tracce ma sono stati raggiunti dai poliziotti e arrestati per tentato furto e resistenza a Pubblico ufficiale. L’auto usata per la fuga, inoltre, è risultata rubata due giorni prima, motivo per cui entrambi dovranno rispondere del reato di ricettazione.
Il secondo caso
Nel secondo episodio di furto sventato, gli altri due arresti sono stati effettuati dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e dei Commissariati di Zisa e Libertà. Anche qui la segnalazione di un cittadino giunta alla sala operativa della Polizia di Stato ha indicato la presenza di un giovane, descritto dettagliatamente, armeggiare su un’auto parcheggiata. Il soggetto, straniero, dopo aver infranto il vetro posteriore avrebbe rubato un sacchetto di plastica contenente oggetti vari. Successivamente si sarebbe spostato nella via adiacente, eseguito un altro furto su un’altra auto in sosta.
Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti hanno individuato il giovane segnalato, bloccandolo nonostante il tentativo di fuggire nascondendosi dietro una delle auto in sosta su strada.
L’uomo, identificato e sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di diversi arnesi e attrezzatura atti allo scasso. Inoltre, gli operatori hanno trovato altri arnesi nascosti all’interno dello zaino, posti sotto sequestro. Alla luce dei fatti il giovane è stato arrestato per furto aggravato.
Durante queste fasi altro personale giunto sul posto è tornato sulla prima auto (quella danneggiata e oggetto di furto), accorgendosi che un secondo soggetto stava rovistando all’interno. L’uomo, sempre straniero, è stato subito bloccato e arrestato. Il sacco in plastica conteneva catene da neve e taniche di olio motore: tutto è stato restituito al legittimo proprietario.
I due arrestati sono stati condotti nelle camere di sicurezza della locale Questura in attesa del rito della direttissima.
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