Ad Avola, quartiere Santa Lucia, i carabinieri della locale stazione, nel corso di predisposto servizio di controllo in contesto di edilizia popolare, coadiuvati da personale tecnico dell’ENEL, hanno denunciato otto persone per furto di energia elettrica.
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I soggetti denunciati, tutti con precedenti penali e di polizia per reati inerenti gli stupefacenti e contro la persona e il patrimonio, sono risultati avere presso le proprie abitazioni allacci abusivi alla rete di distribuzione elettrica. Nell’ambito del medesimo servizio un ventenne è stato segnalato quale assuntore abituale di sostanze stupefacenti poiché trovato in possesso di hashish per uso personale.
Il tentato furto dei cavi anche a Catania nei giorni scorsi
I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania, nell’ambito dei servizi predisposti secondo le linee guida del comando provinciale, per la prevenzione e repressione dei reati in genere e, in particolare, quelli contro il patrimonio, hanno denunciato per “tentato furto” un 34enne residente a Catania.
Il furto nella notte in piazza Vaccarini
In particolare, una “gazzella” del Nucleo Radiomobile, impegnata in nottata in un servizio perlustrativo, in sinergia con la Centrale Operativa, è stata inviata con tempestività, intorno all’1.30, nei pressi del Monastero dei Benedettini. Qui, esattamente in piazza Gian Battista Vaccarini, accanto alla porta posta sul retro del Monastero, i militari avevano modo di notare a terra sei spire di cavi elettrici contenenti rame.
Poco distante, un uomo, seduto su uno scooter, ha riferito ai Carabinieri che, avendo trovato i predetti cavi a terra era intenzionato ad impossessarsene. Avvicinato l’uomo, identificato per un 34enne catanese già noto alle Forze dell’Ordine per pregresse vicende giudiziarie per reati contro il patrimonio, gli investigatori hanno notato che aveva le braccia e le mani impolverate ed annerite verosimilmente per aver maneggiato i cavi elettrici in questione. Nel frangente i militari dell’Arma hanno perquisito l’uomo ed hanno avuto riscontro all’attività illegale in atto perché, al termine delle ricerche effettuate sullo scooter, hanno trovato, nel vano sottosella, una tronchese taglia bulloni, verosimilmente utilizzata per tagliare i cavi, che è stata sequestrata unitamente alle sei spire di cavi.
Sul posto i militari hanno preso contatti con una guardia giurata, incaricata della vigilanza ed allertata per rumori provenienti all’interno della struttura uditi da un altro collega con il quale avevano poi fatto un giro d’ispezione per poi trovare davanti all’ingresso sul retro i cavi e il 34enne.

