Futuro prossimo - QdS

Futuro prossimo

Pino Grimaldi

Futuro prossimo

sabato 26 Ottobre 2019

Le cose dell’oggi in tante parti del mondo tragiche ed in Italia a volte quasi ridicole.
Basti guardare il rapporto sul Copasir (ma non sono atti segreti?) del Presidente con il naso alla Cirano di Bergerac ed ora, in quanto con tetra partito di maggioranza, fazzoletto bianco a linea dritta – ché quello a tre punte è superato – e soprattutto parlare contro qualcuno, elezioni sì, forse, mai, in funzione d’interessi non certo del Paese.

L’opposto in USA: 350 milioni di abitanti, presidente eletto a suffragio universale, due camere una di 435 membri, detta dei rappresentanti, e l’altra il Senato 100 membri – due per ogni stato, con funzioni e mandato diversi, 2 anni per la prima e sei per la seconda.

Si elegge ogni quattro anni il presidente che può presentarsi solo per due mandati. non diviene senatore a vita né interferisce più sulla politica legislativa ed economica: un sogno.

Data votazioni presidenziali stabile fin dal 1779: il primo martedì seguente il primo lunedì del mese di novembre, fissata per lasciare la domenica al culto ed a novembre perché di mezzo tra la fine del raccolto e l’inizio delle nevicate(nel Nord si intende).

Si vota dunque il 3 Novembre del 2020 dato che il mandato di Trump – regnante – scade il giorno prima del giuramento del futuro presidente ossia il 19 gennaio 2021, tempo tra le due date sopraddette per preparare il suo quadriennio. Ineccepibile.

Trump si ripresenta per il secondo mandato per sua scelta come da Costituzione e dunque deve andare al Congresso del suo Partito per la nomination che non è scontata, ma legata al fatto che i delegati attraverso le primarie (open, closed, mixed) in ogni stato gli diano la maggioranza.

E chiunque può presentarsi contro di lui (in atto 19 Democratici e 3 Repubblicani). Queste iniziano il 3 febbraio dell’anno prossimo in Iowa(40 grandi elettori) e finiranno con le ultime nel District of Columbia il 16 giugno del 2020. A seguire i Congressi dei due partiti (beati loro!) che daranno la nomination a chi andrà a competere nei quattro confronti diretti già fissati dal 29 settembre al 7 ottobre, per poi essere nelle urne del 3 Novembre.

In Italia: sempre tutto da determinare se non che la Costituzione fissa il tempo della legislatura – 5 anni – ma può essere accorciata-avvenuto più volte- se non sin trova una maggioranza a sostegno di un Governo: qualsiasi,come oggi.

L’attuale maggioranza vorrebbe arrivare a fine legislatura per eleggere il successore di Mattarella. Mario Draghi persona seria, colta che sa leggere scrivere e – caso di dirlo – far di conto, sarebbe il meglio. L’altro, attuale premier, che muore dalla voglia, farebbe bene a pensare che abbiamo già avuto avvocati in tale posizione ma si sono chiamati De Nicola, Leone.
Paragoni da evitare.

Il futuro è alle porte per gli Usa,ma anche per l’Italia che tende a dare il voto ai 16enni non ancora con maggiore età ed in tutt’altre faccende affaccendati.

In verità infinito futuro. Anche se molto prossimo.

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