A seguito delle indagini avviate da parte della Procura di Palermo per l’ipotetico reato di corruzione nei confronti dell’attuale presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, è arrivato il sostegno del presidente della Regione, Renato Schifani.
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“Avendo avuto modo, in questi anni, di apprezzarne la correttezza, il rigore morale e la trasparenza nell’azione pubblica, sono certo che il presidente dell’Ars Galvagno saprà chiarire al più presto le contestazioni che, ad oggi, risultano semplicemente oggetto di indagine. Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura, auspico che ogni elemento venga accertato con la massima celerità e chiarezza”. – sostiene il governatore.
Le indagini avviate dalla Procura di Palermo
Come riportato nell’edizione odierna della Repubblica Palermo, l’accusa a carico del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno è di corruzione in cambio di utilità. Il presidente infatti, è indagato per due finanziamenti che risalgono al 2023 per un totale di 300 mila euro.
FI Ars, “certi estraneità Galvagno, pm accertino celermente fatti”
“Conosciamo da anni l’integrità, il rigore amministrativo e l’alto senso delle istituzioni che hanno sempre contraddistinto l’operato del presidente Galvagno e, proprio in virtù di queste qualità, siamo fermamente convinti che le accuse rivoltegli non troveranno alcun riscontro nella realtà dei fatti”. A dirlo è il capogruppo di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana, Stefano Pellegrino, che esprime a nome di tutto il gruppo parlamentare “fiducia circa l’estraneità del presidente dell’Ars rispetto ai fatti contestati dalla magistratura”.
Pellegrino sottolinea, inoltre, la necessità di una “tempestività” nell’attività investigativa, affermando di “confidare che le indagini in corso procedano con la massima solerzia, affinché la verità sia accertata in tempi brevi e senza pregiudizi. Il rispetto per il lavoro della magistratura va coniugato con l’esigenza di tutelare le istituzioni affinché possano lavorare con dedizione e trasparenza”.
Le accuse sul presidente dell’Ars
Secondo le accuse mosse già lo scorso anno dai sostituti procuratori Andrea Fusco e Felice De Benedettis in base ad indagini delegate alla Guardia di finanza, Galvagno avrebbe ottenuto incarichi professionali per persone a lui vicine.
I finanziamenti nel mirino
Si tratta di un finanziamento da 100 mila euro per i concerti “Un magico Natale” organizzati della Fondazione Tommaso Dragotto di Palermo e tenuti il 20 e il 21 dicembre 2023 al teatro Politeama del capoluogo e al teatro Bellini di Catania e destinati ai ragazzi con marginalità sociale.
Altre 200 mila euro, invece, il contributo rilasciato ad una società per Natale e Capodanno 2023 ma per eventi tutti nel Catanese.
I contributi indicati
I contributi vennero rilasciati dall’assessorato regionale alle Attività sociali ed al lavoro e da quello al Turismo e Spettacolo in base a provvedimenti inseriti nella manovra di variazioni di bilancio 2023 ma per gli investigatori la corruzione non sarebbe nei contributi stessi ma nelle utilità fornite in cambio ovvero negli incarichi offerti subito dopo ai collaboratori di Galvagno.
Ars, il caso corruzione. Gaetano Galvagno nega tutto
Il presidente dell’Ars è a conoscenza dell’indagine dall’inizio dell’anno ovvero da quando ha ricevuto l’avviso di proroga delle indagini stabilito dalla nuova legge, smentendo tutto.

