Semaforo verde da parte del Comune di Gagliano Castelferrato. Il progetto mira a recuperare e rivitalizzare le vie di transumanza ed i beni materiali
Gagliano Castelferrato (EN) – La Giunta municipale, guidata dal primo cittadino Salvatore Zappulla, ha dato il via libera alla valorizzazione dei patrimoni dei territori rurali nell’ambito del programma “ Terre rurali d’Europa” e alla realizzazione del progetto interregionale “Parchi, pastori, Transumanze e grandi vie delle civiltà – Parcovie 2030”.
Il progetto è il frutto di una cooperazione transnazionale iniziata dal Moligal, gruppo di azione locale (Gal) del Molise, con altri Gal di Francia, Svezia, Spagna e Portogallo, nell’ambito del programma di cooperazione Leader 2007-2013 e del partenariato, di cui il comune di Troina è capofila e coordinatore, fanno parte per la provincia ennesi: Centuripe; Sperlinga; Regalbuto; Valguarnera; Catenanuova; Cerami e Nicosia.
Nello specifico si tratta di realizzare un progetto di cooperazione volto a rivitalizzare, recuperare e valorizzare le trazzere e le vie di transumanza ed i beni materiali che emergono lungo i percorsi dei territori interessati dall’accordo; procedere ad un’attività di ricerca territoriale per rendere operativo l’utilizzo della rete delle vie della transumanza , del recupero dei borghi, attività artigiane, creazione di una community territoriale.
Obiettivo principale è quello di elaborare un programma che abbia come finalità la creazione di nuova occupazione, evitare lo spopolamento, la riqualificazione, del patrimonio storico, culturale, ambientale e delle tradizioni della civiltà agropastorale, delle produzioni tipiche agroalimentari e dell’artigianato e creare al contempo opportunità idonee a favorire l’implementazione di attività multisettoriali, capaci di generare sviluppo del territorio anche ecocompatibile con la propria identità.
Prevista, inoltre, la formazione e una campagna informativa con attività multidisciplinari e con supporti tecnologicamente avanzati dedicata alle nuove generazioni, per sostenere contemporaneamente anche la fidelizzazione di un pubblico interessato al recupero delle culture autoctone e specifiche della vita pastorale.
Per la realizzazione di questi progetti sarà possibile accedere ai prossimi finanziamenti nazionali (Piano operativo nazionale Italia progetto per il sud) e ai finanziamenti europei della nuova programmazione 2021-2028, in sinergia anche con gli altri Stati europei nonché al Recovery Fund.