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Galvagno e il giallo sui contributi gestiti: da giugno i dati non aggiornati. Rimosso il vicecapo di gabinetto

Galvagno e il giallo sui contributi gestiti: da giugno i dati non aggiornati. Rimosso il vicecapo di gabinetto

Raggiunto dal Quotidiano di Sicilia mentre si trovava a Bruxelles per il Comitato europeo delle Regioni, il presidente dell’Ars esclude di avere dato particolari disposizioni

Un club di karate di Scordia, un circolo tennistico di Sciacca, una onlus palermitana che opera in Africa e Asia. In totale, seimila euro. Sono i destinatari degli ultimi contributi che risultano erogati da Gaetano Galvagno, attingendo ai fondi a disposizione del presidente dell’Ars.

A proprio insindacabile giudizio, può assegnare contributi a enti pubblici, del Terzo settore, associazioni, fondazioni ed enti di diritto privato senza scopo di lucro fino alla cifra di 15mila euro. Superata quest’ultima, serve invece il via libera del consiglio di presidenza.

A tenere traccia del tesoretto, che l’anno scorso come raccontato dal Quotidiano di Sicilia si è attestato attorno ai due milioni e mezzo di euro, sono gli uffici dell’Assemblea regionale siciliana. Un compito espressamente disciplinato dal regolamento emanato nel 2014 e aggiornato l’anno scorso dallo stesso Galvagno. “L’elenco è sottoposto ad aggiornamento a cadenza almeno bimestrale”, si legge all’articolo 13.

Dati non aggiornati da giugno

Ma è proprio a partire da questa disposizione che nelle ultime settimane all’Ars – lontano dai riflettori puntati sulle liti intestine alla maggioranza – si è andato alimentando un piccolo giallo: da fine giugno, infatti, a ridosso della data in cui si è diffusa la notizia dell’indagine che vede accusato Galvagno di corruzione e peculato, gli uffici dell’Assemblea non hanno più aggiornato il documento.

Un’evidenza a cui sono seguiti i rumor – smentiti però dallo stesso Galvagno – secondo cui sarebbe stato deciso quantomeno di rallentare la concessione dei contributi.

A ciò, infine, nelle scorse settimane si è aggiunta la notizia, finora inedita, di un cambio ai vertici degli stessi uffici coinvolti nella gestione delle domande di finanziamento.

Questione di trasparenza

“L’aggiornamento dell’elenco? Una domanda da porre agli uffici, è compito loro”. Così risponde Gaetano Galvagno alla richiesta di chiarimenti sull’improvviso stop agli aggiornamenti dell’elenco che raccoglie i beneficiari dei contributi, gli eventi finanziati e gli importi concessi dalla presidenza dell’Ars.

Raggiunto dal Quotidiano di Sicilia mentre si trovava a Bruxelles per il Comitato europeo delle Regioni, Galvagno esclude di avere dato particolari disposizioni.

“I contributi sono stati concessi sino a oggi”, garantisce il presidente dell’Ars, che attende di sapere se la procura di Palermo chiederà per lui il rinvio a giudizio. Un’istanza che se dovesse arrivare e poi essere accolta dal gup porterebbe tanto Galvagno quanto Fratelli d’Italia a ragionare sull’opportunità di mantenere la presidenza di Palazzo dei Normanni.

I dati caricati sul portale dell’Ars dicono che l’ultima volta che il file è stato aggiornato era il 26 giugno scorso. Quel giorno, il documento è stato integrato con i contributi erogati fino alla data del 29 aprile.

Dopodiché, tutto è rimasto fermo nonostante, come detto, le regole interne all’Ars prevedano che le informazioni vengano integrate al massimo ogni due mesi.

Il trasferimento a sorpresa

A mettere ulteriore di sale sulle vicende interne a Palazzo dei Normanni, è arrivata la rimozione del vicecapo di gabinetto dell’Ars Rosario Miccichè.

A metà settembre, Miccichè è stato spostato al Servizio Studi, ufficio che si occupa di fornire consulenze alla presidenza e agli altri organi dell’Assemblea in materia tecnica e documentaria. La decisione di sollevare Miccichè dalla posizione di vice-capo di gabinetto, ruolo che ha occupato negli ultimi sette anni e mezzo, dall’inizio della legislatura targata Musumeci, è stata presa da Galvagno.

Il regolamento prevede che il vice-capo di gabinetto faccia le veci del capo – attualmente Filippo Palmeri – al quale spetta il coordinamento delle istruttorie necessarie per arrivare all’erogazione dei contributi.

“È nella facoltà del presidente rimuovere o fare ruotare i dipendenti”, commenta Galvagno. Il presidente dell’Ars esclude che la decisione di trasferire Miccichè in un altro ufficio sia legata a vicende connesse alla gestione dei fondi destinati al finanziamento degli eventi.
Contattato dal Quotidiano di Sicilia, l’ex vice-capo di gabinetto si è trincerato dietro un “no comment”.