Incontro tra il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e deputata regionale di Fratelli d’Italia Gaetano Galvagno e il collegio dei probiviri del partito della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il colloquio è avvenuto oggi, nel giorno successivo alla chiusura delle indagini dell’inchiesta che lo riguardava.
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Galvagno: “Ho esposto i fatti oggetto degli approfondimenti investigativi, compresi quelli sulle presunte utilità personali”
“A seguito della mia richiesta, oggi, primo giorno utile dopo la conclusione delle indagini preliminari, sono stato ascoltato dal collegio dei probiviri del mio partito che ho già avuto modo di ringraziare per la disponibilità e l’attenzione. È stato un confronto puntuale e rigoroso, a cui hanno partecipato e sono anche intervenuti i miei difensori di fiducia, gli avvocati Ninni Reina ed Antonia Lo Presti, in cui ho esposto i fatti oggetto degli approfondimenti investigativi, compresi quelli sulle presunte utilità personali che la stessa Procura di Palermo ha ritenuto di non sussistere, tanto da farli decadere”. Lo afferma Gaetano Galvagno, deputato regionale di FdI e presidente dell’Assemblea regionale siciliana, in merito all’inchiesta che lo riguarda.
“In particolare, sull’ipotesi di peculato ho già dimostrato come eventualmente sia stato interpretato sino ad oggi il regolamento ed ho ribadito la necessità di redigerne uno nuovo che possa essere chiaro e non equivocato in futuro, un’iniziativa che è già oggetto di esame da parte degli uffici dell’Ars. Come ho avuto modo di sottolineare all’inizio di questa vicenda, chi come me riveste ruoli di responsabilità deve sempre garantire le giuste spiegazioni sul proprio operato ed è doveroso che si sottoponga con serietà ad ogni analisi non solo della propria attività istituzionale, ma anche della sua vita privata: è uno dei tratti fondamentali che caratterizza l’appartenenza a Fratelli d’Italia, la casa politica in cui mi sono sempre riconosciuto e che, proprio attraverso istituzioni come il collegio dei probiviri, si conferma essere il partito serio che oggi governa con merito la nostra Nazione” conclude Galvagno.
Avviso di chiusura delle indagini, Galvagno e altri sei indagati verso il processo
Con il presidente dell’Ars vanno verso il processo anche gli altri 6 indagati, Marcella Cannariato, moglie di Tommaso Dragotto (il patron di Sicily by car); Nuccio La Ferlita, noto manager catanese dei concerti; Alessandro Alessi, titolare di una società che organizza eventi per conto della Fondazione Dragotto; Marianna Amato, Sabrina De Capitani, portavoce di Galvagno; e Giuseppe Cinquemani, segretario particolare di Galvagno.
La vicenda è quella del giro di assegnazioni di finanziamenti pubblici nell’organizzazione di eventi in cambio di presunti favori e prebende ad amici e collaboratori del numero uno dell’Ars, nonchè dell’utilizzo dell’auto blu.

