Si vede il traguardo nella gara d’appalto da oltre 115 milioni di euro per la raccolta dei rifiuti nella parte meridionale della provincia di Catania: si tratta dei Comuni che sono consorziati alla Srr Kalat Ambiente, ovvero Caltagirone, Castel di Iudica, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Palagonia, Raddusa, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, Scordia, Vizzini.
La proposta di aggiudicazione è stata formulata al termine dell’esame delle offerte economiche e tecniche presentate dai partecipanti. Anche stavolta, infatti, il bando prevedeva l’attribuzione di un massimo di cento punti, dei quali 80 derivanti dalle migliorie sul progetto e gli altri 20 ricavati dal ribasso sulla base d’asta.
Catania, gara rifiuti Comuni Kalat : i primi in graduatoria
L’appalto della durata di sette anni dovrebbe andare alle imprese pugliesi Gial e Impregico. Il condizionale è dovuto allo stato dell’iter: la commissione ha concluso i lavori e stilato la graduatoria. Adesso toccherà al responsabile unico del progetto fare tutte le verifiche del caso, per poi, nel caso di assenza di intoppi, procedere con l’aggiudicazione definitiva e la firma del contratto.
Nell’avviso pubblicato sul portale Anac non sono riportati né il punteggio né le condizioni economiche proposte né tantomeno il resto dei piazzamenti. Tuttavia è possibile dire quali sono le imprese che hanno partecipato alla gara: oltre a Gial e Impregico, hanno presentato le offerte una serie di società che si sono presentate sotto forma di associazioni temporanee d’imprese. Nel primo caso si è trattato di EcoNord, Agesp e Dusty; nel secondo di Progitec ed Ecolandia; e infine nel terzo caso di Eco Burgus, Eco.s.e.i.b, Traina e I.co.s.
Il valore complessivo dell’appalto per la raccolta rifiuti è di 115.055.899 euro, dei quali 35.472.235 a base d’asta, a cui vanno aggiunti 79.551.664 di costi della manodopera e circa 32mila euro di costi di sicurezza.
Le compagini sociali
La Gial srl – già conosciuta come Gial Plast – ha sede nella zona industriale di Taviano, in provincia di Lecce. Le quote sociali sono ripartite tra gli imprenditori Silvia Federico, Dario Michele Federico, Martino Lacatena, Chiara Federico e Fausto Viva. L’impresa ha già operato in Sicilia. Nel 2023, per esempio, si è aggiudicato il servizio di raccolta dei rifiuti urbani a Monreale.
È molto lunga anche la lista di enti locali che hanno stipulato contratti con la Impregico. Dal sito della società, che ha sede a Taranto e il cui capitale è in mano all’imprenditrice Monica Ancona, risulta che Impregico ha ottenuto commesse – alcune delle quali in scadenza – nei seguenti Comuni: Villabate, Lentini, Altofonte, Ispica, Riposto, Scicli, Bisacquino, Campofiorito, Contessa Entellina, Prizzi, Giuliana, Chiusa Sclafani, Palazzo Adriano, Bolognetta, Godrano, Marineo, Roccapalumba, Vicari e Lercara Friddi.
Gli impianti
Nel capitolato d’appalto sono specificati anche gli impianti in cui i rifiuti dovranno essere portati dopo essere stati raccolti. Per i rifiuti indifferenziati, i conferimenti sono previsti nell’impianto di trattamento meccanico-biologico di Gela, nella cui discarica pubblica verranno poi abbancati. Per quanti riguarda i rifiuti differenziati: l’organico andrà nell’impianto pubblico di Grammichele; vetro, carta, cartone, imballaggi di plastica, banda stagnata e alluminio saranno destinati negli impianti di selezione presenti nella zona industriale di Catania.
Gli ingombranti e i Raee dai centri di raccolta comunali di Caltagirone, Grammichele, Scordia e Militello in Val di Catania viaggeranno verso gli impianti di stoccaggio nelle province di Enna e Caltanissetta.
Nel capitolato d’appalto è previsto anche il luogo di destinazione delle carogne di animali abbandonate sul suolo pubblico: si tratta di un impianto di stoccaggio situato a Catania.
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Foto di Nathan Cima su Unsplash

