Garanzia Giovani, in Sicilia l’83% delle istanze presentate preso in carico - QdS

Garanzia Giovani, in Sicilia l’83% delle istanze presentate preso in carico

Garanzia Giovani, in Sicilia l’83% delle istanze presentate preso in carico

martedì 29 Dicembre 2020

I “neet” sperano in questo modo di trovare una collocazione nel mercato del lavoro. Non è tra le migliori performance ma comunque il dato è sopra la media nazionale

SPECIALE ECONOMIA

Il progetto Garanzia Giovani Sicilia continua la sua strada. Lo dicono i dati raccolti ed elaborati dall’Anpal, l’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro controllata al 100% dal ministero del Lavoro, che disegnano il quadro dell’intera operazione allo scorso maggio.

Per la Sicilia, i giovani presi in carico sono l’83% del totale che ha presentato l’istanza.

Una buona percentuale, se si pensa che la media italiana si attesta sul 79%. I tempi del procedimento non sono di certo brevi: dalla registrazione alla presa in carico trascorrono in media 93 giorni, che diventano 100 se il giovane possiede un livello di istruzione universitario e 79 se ha solo la licenza media. C’è però da dire che la Sicilia non ha sicuramente tra le perfomance migliori: meglio di lei, infatti, si riesce a fare in ben 11 regioni con punte che sfiorano il 100% dei presi in carico tra Valle d’Aosta, Veneto, Basilicata, Lazio, Sardegna e Toscana.

La Regione Siciliana, a causa della elevata percentuale di neet – giovani che non studiano e non lavorano – ha un’alta dotazione finanziaria relativa a tutte le attività per un totale di quasi 180 milioni di euro. In particolare, 42 milioni di euro sono destinati all’accoglienza, 56 milioni finanziano la formazione, 15 milioni di euro i progetti di apprendistato, 10 milioni i tirocini.

La Regione destina anche una quota consistente (circa 20 milioni di euro) all’autoimpiego per dare spazio a giovani con ambiziosi progetti imprenditoriali.

Il governo regionale ha anche cercato di ampliare la platea dei beneficiari della Garanzia Giovani con il Piano Giovani, al quale ha destinato altrettante risorse per percorsi di tirocinio destinati a giovani disoccupati/inoccupati, diplomati o in possesso di qualifica professionale, fino a 35 anni.

In totale a livello nazionale, al 31 maggio 2020 i giovani presi in carico sono 1.258.421, circa 4 mila in più rispetto al mese precedente. Cominciano a risalire le registrazioni, anche se su livelli comunque inferiori alle medie abituali, grazie all’allentamento delle misure restrittive legate all’emergenza sanitaria Covod-19. Il mese di maggio è stato infatti quello che ha seguito il lockdown totale, periodo nel quale le attività si sono azzerate o quasi. I registrati si concentrano nelle Regioni meridionali (42,7%), mentre sono il 38,1% nelle Regioni settentrionali.
Tra i registrati si osserva una leggera differenza di genere a favore della popolazione maschile (52,3%).

La maggior parte dei registrati ha un’età compresa tra i 19 e i 24 anni (55,2%) e il 9,9% non supera i 18 anni. Il 91,5% dei giovani che si registra possiede la cittadinanza italiana: nelle regioni settentrionali la quota di stranieri è sensibilmente più alta.
Il 40,3% dei presi in carico possiede un profiling alto (maggiore difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro), percentuale che sale al 64,3% nelle regioni meridionali.

La maggior parte dei giovani ha un titolo di studio di scuola secondaria superiore (58%). Nel 76,3% dei casi la presa in carico avviene presso un centro per l’impiego (Cpi) in tutto il territorio nazionale, ad eccezione del Nord-Ovest dove il 77,9% dei giovani viene preso in carico dalle agenzie per il lavoro (Apl) in ragione di un diverso coinvolgimento degli enti privati accreditati nelle Regioni Lombardia e Piemonte. Per quanto riguarda l’attuazione, il 59,8% dei giovani Neet presi in carico dai servizi è stato avvia-to a un intervento di politica attiva. Il 56,4% delle azioni è rappresentato dal tirocinio extra-curriculare; seguono gli incentivi occupazionali con il 23%; la formazione è il terzo percorso più diffuso con il 15,3%. Rispetto alla platea degli oltre 692 mila giovani che hanno completato un intervento di politica attiva, sono oltre 398 mila i giovani occupati al 31 maggio 2020, cioè il 55% su tutto il territorio nazionale. I tassi di occupazione più elevati si registrano per i giovani che hanno beneficiato di un incentivo occupazionale (71,8%) e dell’accompagnamento al lavoro (73%).

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