Garanzia Giovani: in Sicilia tante istanze di accesso, in pochi poi concludono l’iter - QdS

Garanzia Giovani: in Sicilia tante istanze di accesso, in pochi poi concludono l’iter

Michele Giuliano

Garanzia Giovani: in Sicilia tante istanze di accesso, in pochi poi concludono l’iter

martedì 07 Dicembre 2021

Dati relativi al periodo maggio-agosto ‘21: pochi scelgono autoimpiego e autoimprenditorialità. Nell’Isola 1.854 i giovani registrati, di cui 1.026 presi in carico ma solo 475 quelli avviati

PALERMO – Molti i giovani siciliani che danno disponibilità a cominciare il percorso del progetto Garanzia Giovani, troppo pochi quelli che effettivamente vengono avviati alle attività: nel rapporto stilato dall’Anpal, l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, nel periodo che va da maggio ad agosto scorsi sono stati, in Sicilia, 1.854 i giovani registrati, il 5,8% della quota nazionale, di cui 1.026 presi in carico pari al 4%, e solo 475 gli avviati, per un valore rispetto al totale nazionale pari al 2,3%.

L’abbassamento dei numeri mano a mano che bisogna portare avanti tutto l’iter per arrivare materialmente ad inserire il giovane nel circuito è un fenomeno che riguarda un po’ tutta l’Italia a dire il vero, anche se a macchia di leopardo, perché ci sono altre regioni in cui questi numeri restano costanti come in Lombardia dove si conta il 20,3% di avviati a fronte di una quota di registrati del 19% e di presi in carico del 21,2%, oppure in Puglia dove addirittura si conta il 34,2% di avviati.

In termini di avvio a una misura attiva la Sicilia non splende, è soltanto la decima regione in Italia. Se si guarda alla tipologia scelta, in Sicilia la maggior parte delle misure di politica attiva avviate per Regione nel secondo quadrimestre 2021 sono quelle sulla formazione e nel tirocinio extracurriculare, pochissimi sul fronte dell’autoimpiego e auto imprenditorialità e all’accompagnamento: se sono stati avviati 166 elementi nella formazione, e 386 nei tirocini extracurriculari, nessuno ha cominciato l’attività di accompagnamento e solo in 19 sono stati introdotti alle attività legate all’autoimpiego e alla auto imprenditorialità.

Gli interessati continuano a rivolgersi in ampia maggioranza ai centri per l’impiego per espletare le proprie pratiche e trovare collocazione: dal 2014 ad oggi in Sicilia il 98% sceglie i Cpi per farsi avviare all’interno di Garanzia Giovani.

Ci sono moltissime regioni in cui invece il trend è nettamente diverso. Ad esempio la Lombardia dove addirittura il 92,9% sceglie le agenzie del lavoro, o il Piemonte, Campania, Puglia e Calabria. A livello nazionale, dall’avvio del programma al 31 agosto scorso i Neet (Not in education employment or training) che si sono registrati a Garanzia Giovani sono oltre 1 milione e 702 mila. La maggior parte dei Neet presi in carico ha un’età compresa tra i 19 e i 24 anni (59,5%) ed è in possesso di un titolo di studio di scuola secondaria superiore (63,4%).

Gli interventi complessivamente erogati nel periodo di riferimento sono oltre 1 milione e 721mila: oltre 724mila servizi al lavoro e quasi 997mila misure di politica attiva. Tra le misure di politica attiva si registrano 559.206 tirocini svolti presso le imprese, 207.781 incentivi erogati alle imprese per l’assunzione dei Neet e 176.729 corsi di formazione svolti. L’85,6% dei giovani che ha concluso un intervento ha beneficiato di una sola misura. Al 31 agosto scorso, il 57,5% dei giovani presi in carico risultano avere un contratto di lavoro alle dipendenze.

Tra coloro che hanno concluso la misura il tasso di occupazione sale al 64,1%, più elevato per gli uomini (67,9%) rispetto alle donne (60%). Il 74,8% degli occupati ha un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, il 22% un rapporto a tempo determinato. Tassi di occupazione più elevati si osservano nel caso dei giovani che hanno beneficiato di un incentivo occupazionale (78,8%) o dell’accompagnamento al lavoro (76,6%). Il tasso di inserimento a un mese dalla conclusione dell’intervento è pari al 49,2%, e sale al 58,8% a dodici mesi. Il 74,7% dei giovani ha sottoscritto il patto di servizio presso un centro per l’impiego e la restante quota presso una agenzia per il lavoro.

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