Nella notte l'operazione con l'artiglieria, ma senza l'esercito, come prima annunciato. Centoquindici morti sulla Striscia, sette in Israele. Netanyahu, "Avanti finché necessario"
Centoquindici i morti e più di seicento i feriti nella Striscia di Gaza dall’inizio delle ostilità tra Israele e Hamas.
Lo scrive il Times of Israel che cita un bollettino diffuso dal ministero della Sanità dell’enclave palestinese controllata da Hamas.
In precedenza la tv satellitare al-Jazeera parlava di 113 morti compresi 31 minori.
Da parte israeliana, le Idf confermano stamani su Twitter un bilancio che parla di sette morti a causa della pioggia di razzi lanciati dalla Striscia in direzione di Israele.
Le autorità israeliane si giustificano affermando che la maggior parte delle vittime nell’enclave palestinese è rappresentata da membri di “gruppi terroristici” o persone rimaste uccise da razzi che non hanno raggiunto Israele ma sono caduti all’interno della Striscia.
Sono intanto scattate le sirene di allarme ad Ashdod, Sderot e nella regione di Sha’ar Hanegev, mentre prosegue l’allerta per la pioggia di razzi lanciati dalla Striscia di Gaza, controllata da Hamas, in direzione di Israele.
Alla mezzanotte italiana, Israele aveva annunciato di aver attaccato con forze aeree e terrestri la Striscia di Gaza.
“Le forze aeree e terrestri dell’esercito israeliano stanno al momento attaccando la Striscia di Gaza”, era stato l’annuncio sul profilo Twitter dell’esercito.
Poco dopo però un portavoce dell’esercito israeliano ha precisato in tv che “le forze di terra non sono entrate nella Striscia”.
Anche la Difesa israeliana ha precisato che “attualmente non ci sono truppe” dell’Idf – le forze di difesa israeliane – all’interno della Striscia di Gaza.
Le forze di terra e dell’aria dell’Idf “stanno conducendo operazioni nei confronti di obiettivi all’interno della Striscia di Gaza”, è stato chiarito.
Le notizie contrastanti riguardavano il fatto che fosse iniziata un’incursione vera e propria nei territori palestinesi invece dell’avvio di un bombardamento anche con forze di terra, tank e artiglieria, contro Gaza.
Le forze israeliane hanno lanciato bombardamenti massicci contro obiettivi di Gaza, usando aerei, elicotteri, altri velivoli e insieme tank e diverse batterie di artiglieria.
“Non è ancora l’invasione di terra ma si tratta dell’offensiva maggiore condotta da Israele dall’inizio di questo nuovo conflitto”, si legge anche su Times of Israel.
“Ho detto che avremmo fatto pagare un prezzo molto pesante ad Hamas e lo stiamo facendo e lo continueremo a fare con grande forza” ha dichiarato Benjamin Netanyahu.
“La parola fine non è ancora detta e questa operazione continuerà fino a quando sarà necessario” ha aggiunto il premier israeliano.
“Appoggiamo al cento per cento la polizia e il resto delle forze di sicurezza per riportare la legge e l’ordine nelle città di Israele” ha detto Netanyahu riferendosi ai disordini e scontri tra israeliani e palestinesi che si stanno registrando in contemporanea con il conflitto con Hamas.
“Non tollereremo l’anarchia”, ha sottolineato il premier israeliano.
Scontri continuano infatti in diverse città israeliane: a Musmus, vicino Haifa, la polizia ha arrestato dodici residenti per lancio di pietre e danneggiamenti.
Altre due persone armate di coltelli sono state arrestate a Tel Aviv.
Altri 13 arresti a Beersheba.