Approvato nella giornata di oggi, venerdì 8 di agosto, il piano del premier Benjamin Netanyahu di prendere il controllo militare di Gaza City. Arrivato dal gabinetto di sicurezza di Israele dopo la riunione fiume e andata avanti per più di 10 ore, il via libera – come riporta Adn – prevede di procedere al disarmo di Hamas con la liberazione degli ostaggi, circa 50 ancora nella Striscia. Ma sono in molti, a partire dall’esercito israeliano, a condividere questa linea.
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Gaza, Onu lancia appello: “Israele si fermi subito”
Come è emerso dall’Onu, il piano del governo israeliano “con l’obiettivo di prendere il controllo militare completo della Striscia di Gaza occupata deve essere fermato immediatamente”, ha affermato in una dichiarazione l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk. Questo, il piano approvato nelle scorse ore dal gabinetto di sicurezza israeliano, secondo Turk, personale dell’Onu – “va contro la decisione della Corte internazionale di giustizia secondo cui Israele deve porre fine alla sua occupazione il prima possibile, contro la realizzazione della soluzione a due stati concordata e i diritti dei palestinesi all’autodeterminazione”.
Cosa prevede il piano
Secondo quanto emerso dalle dichiarazioni di un rappresentante del governo israeliano, quanto approvato – “a maggioranza” – prevede la garanzia di “assistenza umanitaria per la popolazione civile fuori dalle zone di combattimento” e la smilitarizzazione della Striscia di Gaza con “il controllo della sicurezza da parte di Israele” nell’enclave in Palestina e in cambio della fine della guerra, che va ormai avanti da 22 mesi, con l’attacco del 7 ottobre del 2023 a Israele.

