Gela, si chiude una lunga estate fatta di guasti e rubinetti a secco - QdS

Gela, si chiude una lunga estate fatta di guasti e rubinetti a secco

Gela, si chiude una lunga estate fatta di guasti e rubinetti a secco

giovedì 15 Settembre 2022

I cittadini costretti a fare i conti con un servizio a singhiozzo. Il sindaco Greco ha chiesto provvedimenti a Caltaqua e Sicilaque, per evitare che la città paghi anche sul fronte turistico

GELA (CL) – Sono ormai quattro mesi circa che i cittadini si trovano periodicamente a fare i conti con i blackout idrici di varia durata. Mentre l’estate volge al termine, neanche le forniture in emergenze dai pozzi Pantanelli sino riuscite a risolvere il problema dell’approvvigionamento, mentre il servizio continua a essere pagato con bollette che i più considerano sempre troppo salate.

Il sindaco di Gela Lucio Greco, che ha fatto della battaglia per l’acqua un cavallo di battaglia della propria Amministrazione, ha l’impegno preso sull’argomento e ha convocato a Palazzo di Città i rappresentanti dell’Assemblea territoriale idrica presieduta da Massimiliano Conti, con il direttore generale Antonino Collura e i responsabili di Siciliacque e Caltaqua. Greco ha ribadito che quella che amministra è una città perennemente a secco e i disservizi continui non sono più tollerabili.

“Una città che tenta il rilancio turistico e culturale – ha detto il primo cittadino – anche con l’importante mostra sul mito di Ulisse, non può trovarsi continuamente senz’acqua. È necessario che Caltaqua attivi un front office per evadere le richieste degli utenti, che non ottengono risposte e attenzioni nel rapporto con il gestore”.

Siciliacque, dal canto suo, si è impegnata a intervenire su tre chilometri di condotta che vanno dal partitore San Leo ai serbatoi Montelungo e Caposoprano: una parte di rete ammalorata che nell’ultimo periodo, a causa di una serie di guasti, ha determinato interruzioni dell’approvvigionamento idrico alla città per effettuare riparazioni sempre più frequenti.

“L’intervento – ha spiegato Giuseppe Alesso, direttore generale di Siciliacque – è già progettato. Purtroppo a causa della riduzione degli incassi dai gestori d’ambito e all’impennata dei costi dell’energia, che ad agosto hanno toccato la cifra record di 4,6 milioni, non siamo riusciti a programmarlo. Quando le condizioni finanziarie della società lo consentiranno, avvieremo subito le procedure per la manutenzione straordinaria con l’obiettivo di completare i lavori, dell’importo di 2 milioni, nei primi mesi del 2023”.

Un altro fronte, ben più complesso, è quello della realizzazione ex novo della bretella che dal partitore San Leo porta l’acqua al potabilizzatore di Gela, i cui lavori sono stati quantificati in 5,5 milioni. “Anche in questo caso – ha sottolineato Alesso – la progettazione è in fase avanzata, ma l’opera andrebbe inserita all’interno della Programmazione comunitaria per poter reperire le risorse necessarie. La nuova bretella sarebbe la soluzione in caso di torbidità dell’acqua e consentirebbe inoltre di alimentare Gela da più fonti qualora dovessero verificarsi dei guasti”.

Siciliacque ha poi ricordato che grazie al potabilizzatore costruito a Gela è stato possibile spegnere il dissalatore e rimuovere le limitazioni all’uso dell’acqua che duravano da svariati anni. “L’attenzione al territorio gelese – ha detto – è stata sempre alta da parte di Siciliacque, malgrado l’impossibilità di usare i circa cento litri d’acqua al secondo che avrebbe dovuto garantire la diga Disueri. Negli anni, le opere realizzate da Siciliacque hanno reso l’acqua di Gela potabile e hanno migliorato il sistema di distribuzione, ultimamente anche attraverso la condotta di Spinansanta. Per quanto riguarda infine il potabilizzatore oggi è in corso un importante intervento di efficientamento”.

Questo quanto fatto, finora, ma è evidente che se la situazione continua a essere quella degli ultimi mesi è indispensabile fare di più. Tutti gli attori coinvolti, dunque, devono recitare la propria parte per offrire finalmente ai gelesi un servizio idrico degno di questo nome.

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