GELA (CL) – L’entusiasmo dopo l’elezione plebiscitaria, con il 61% delle preferenze, ha messo una marcia in più al nuovo sindaco di Gela, Terenziano Di Stefano, che si è insediato nei giorni scorsi. Una piccola polemica è nata con il primo cittadino uscente, Lucio Greco, che ha denunciato pubblicamente il fatto di non essere stato invitato alla cerimonia di insediamento.
In aula consiliare presenti i consiglieri di maggioranza, i familiari e gli amici di consiglieri e assessori, e vari esponenti politici. Presenziavano i cinque stelle Nuccio Di Paola e i due senatori Pietro Lorefice e Ketty Damante. Il sindaco ha manifestato la sua evidente emozione e ha sottolineato il fatto che c’è tanta voglia di mettersi in gioco per dare risposte adeguate al grande risultato elettorale. Di Stefano ha già programmato una serie di interventi, primo fra tutti quello relativo all’emergenza idrica. Qualche giorno fa, a Vittoria, si è svolto un primo incontro al riguardo, insieme al presidente dell’Ati idrica Massimiliano Conti e al sindaco vittoriese Francesco Aiello. Tra le ipotesi sul tavolo, l’uso condiviso dei pozzi idrici a Pantanelli. Il sindaco ha incontrato anche il presidente della Bioraffineria Walter Rizzi, per una prima valutazione sulla questione idrica.
Il primo cittadino ha assegnato le deleghe agli assessori della sua giunta, che hanno prestato giuramento lunedì mattina in aula consiliare. Ecco come sono ripartite le deleghe: il vice sindacoViviana Altamore con delega all’ istruzione, cultura e affari legali. A Simone Morgana la delega alla viabilità Polizia municipale, trasporto pubblico, protezione civile, tutela animali, urbanistica e territorio, patrimonio. Valeria Caci ai servizi sociali, pari opportunità, demografico.
Luigi Di Dio alle opere pubbliche, manutenzione urbana, edilizia scolastica, rapporti con il Consiglio comunale; Giuseppe Arancio agli affari generali, decoro urbano, industria, mare e porto (attuazione Piano spiagge e progetti acque reflue), risorse umane, rapporti istituzionali con Asp per attuazione Piano di Zona e Distretto socio-sanitario. Filippo Franzone alla sanità, sviluppo economico, attuazione passaggio Città metropolitana di Catania; emergenza idrica. Infine Giuseppe Favitta per lo sport, turismo e spettacolo, politiche giovanili, rapporti con i quartieri. Il Sindaco terrà per sé la delega al bilancio, tributi, governance e Pnrr, unità organizzativa speciale, autorità urbana/Fua, ambiente.
Una bella gatta da pelare per il primo cittadino, quella del bilancio, in considerazione del fatto che il Comune è in dissesto finanziario da sei mesi e le tasse, inevitabilmente, saranno aumentate. Il sindaco dovrà circondarsi di professionisti del settore economico per dirimere la spinosa questione che ha tenuto banco nell’ultimo scorcio della sindacatura Greco.
Fra i primi punti che l’amministrazione Di Stefano sta affrontando c’è l’emergenza idrica; sono stati, infatti, convocati in municipio i vertici di Asp, Ati e Caltaqua. Nel frattempo, il sindaco ha deciso di attivare il Centro operativo comunale presso la sede della Protezione civile di via Ossidiana per gestire la questione idrica limitatamente alle fasce deboli. Il Coc sarà operativo dalle 8 alle 20 per le emergenze che si rincorrono fra i cittadini che ricevono acqua ogni quattro o sei giorni.

