Caltanissetta

Gela, a giugno il Cga sull’esito delle elezioni

GELA (CL) – Continua la storia infinita del testa a testa fra il candidato a sindaco Giuseppe Spata e vincitore delle ultime amministrative, l’attuale sindaco in carica Lucio Greco. Dopo il pronunciamento del Tar, Spata si è rivolto al Consiglio di giustizia amministrativa per far valere le sue ragioni, nonostante il Tribunale amministrativo regionale abbia rigettato il ricorso presentato dal centrodestra.

Spata chiedeva l’annullamento dei voti di quattro delle cinque liste che hanno sostenuto Greco perché la raccolta delle firme di autenticazione sarebbe avvenuta in difformità dai dettami della norma e in particolare senza la firma del presentatore. Tra le liste incriminate c’erano quelle del Pd e di parte di Forza Italia, che hanno corso con simboli diversi da quelli ufficiali. Pochi giorni prima dell’udienza del Tar sul ricorso presentato dalla coalizione di centrodestra, però, Spata ha presentato un altro esposto, questa volta alla Procura della Repubblica.

“Le affermazioni contenute sul documento a firma del Responsabile dell’Ufficio elettorale – ha detto nel gennaio scorso – risultano, in alcuni punti, in contrasto con gli atti da noi utilizzati quali prove per la proposizione del ricorso al Tar (allegazioni fotografiche, filmati video e dichiarazioni testimoniali). Alla luce di questo, mi sono recato in Procura per presentare un esposto affinché venga fatta piena luce”.

Come detto, però, il 31 gennaio il Tar ha rigettato il ricorso di Spata, ma quest’ultimo non si è arreso decidendo di tentare la strada del Cga. In ultima battuta, però, si sono costituti al Consiglio di giustizia amministrativa anche il sindaco Lucio Greco e numerosi consiglieri comunali eletti in occasione delle ultime elezioni – tutti con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia – chiedendo che il ricorso in appello venisse dichiarato inammissibile o comunque rigettato perché infondato.

Gli avvocati Rubino e Impiduglia hanno proposto appello incidentale, censurando la sentenza di primo grado e sostenendo che il Tar Palermo non avrebbe dovuto limitarsi a dichiarare infondato il ricorso ma avrebbe dovuto, altresì, dichiararlo irricevibile perché tardivo nonché inammissibile sotto vari profili.

Il Cga ha fissato l’udienza di trattazione dei due appelli per il 18 giugno (Coronavirus permettendo) e verrà definita la vicenda sull’elezione del sindaco di Gela. Greco appare tranquillo, dopo la vittoria al Tar non teme il giudizio del Cga, ritenendo le motivazioni dell’avversario, inconsistenti.