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Gela, detenzione e traffico stupefacenti: cinque misure cautelari

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Gela, detenzione e traffico stupefacenti: cinque misure cautelari

Redazione  |
venerdì 12 Maggio 2023

Gli indagati vantavano un’organizzazione ben definita e radicata nelle vie principali della movida gelese.

Una baby gang dedita al traffico di sostanze stupefacenti è stata smantellata dai finanzieri del Gruppo di Gela che, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minori di Caltanissetta, hanno eseguito un provvedimento restrittivo della libertà personale emesso dal G.I.P. del locale Tribunale e dal G.I.P. del Tribunale per i minorenni di Caltanissetta nei confronti di 5 persone (2 agli arresti in carcere e 3 agli arresti domiciliari), nei cui confronti vige la presunzione di innocenza, indagate per l’ipotesi di reato di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.

Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Gela tra i mesi di febbraio 2022 e aprile 2022, hanno consentito di acquisire un grave quadro indiziario in ordine all’esistenza di una “piazza di spaccio” nel centro storico di Gela, gestita da personaggi gelesi di giovane età, tra i quali due minorenni [di cui uno diventato maggiorenne nel frattempo], dediti principalmente allo smercio di hashish e marijuana.
Dagli elementi investigativi acquisiti, è emerso che gli indagati vantavano un’organizzazione ben definita e radicata nelle vie principali della movida gelese, tale da garantire l’operatività della “piazza di spaccio” 24 ore su 24.

L’ausilio di videoriprese, intercettazioni telefoniche, pedinamenti e appostamenti ha permesso di riscontrare come le strategie criminali erano focalizzate su uno strutturato apparato di vendita, in grado di fruttare circa 12 mila euro mensili e soddisfare la “domanda” giornaliera di decine di acquirenti, provenienti anche da altre città della provincia.

Il consistente giro d’affari era anche oggetto di vanto sui principali social network, dove gli indagati erano soliti “postare” immagini con mazzette di banconote e abbigliamenti griffati, facendo sfoggio dell’alto tenore di vita e dei lussi di cui godevano attraverso il traffico di sostanze stupefacenti. Non si escludono ulteriori sviluppi, anche favorevoli agli indagati, all’esito degli interrogatori di garanzia a cui
gli stessi saranno sottoposti dalle AA.GG. nei prossimi giorni.

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