GELA (CL) – Nell’attesa che anche in Sicilia – così come in altre parti d’Italia e d’Europa avviene da anni – vengano realizzati gli impianti per trasformare i rifiuti in energia, occorre fare i fronti con una difficile gestione di una vicenda diventata ormai emergenza costante.
Nei giorni scorsi, la Regione ha deciso di aumentare i limiti per il conferimento della discarica gelese di contrata Timpazzo e, come era logico aspettarsi, questa decisione ha provocato non poche polemiche. “È paradossale – ha commentato il segretario provinciale del Pd, Peppe Di Cristina – che il Governo regionale comunichi che la zona di Butera non sarà deposito di rifiuti nucleari e immagini di trasformare Gela e il suo territorio in pattumiera della Sicilia, aumentando gli scarichi dei rifiuti della stessa discarica. Ci auguriamo che il sindaco Lucio Greco e la sua Giunta prendano una posizione netta e forte in tal senso a favore della nostra città e di tutto il territorio”.
A difendere l’operato di Musumeci ci ha pensato il commissario locale di Diventerà bellissima, Michele Orlando, secondo il quale “una discarica ci deve essere e in qualunque sito verrà individuata, ci sarà sempre una provincia che insogerà”.
Una giustificazione che non ha certamente placato il Partito democratico, che ha così lanciato una petizione per dire no all’ampliamento della discarica di contrada Timpazzo. “Musumeci – hanno affermato i Dem – ha deciso che Timpazzo diventerà la discarica della Sicilia, senza nessun vantaggio per la comunità e il territorio”.
“Gela – è intervenuto il senatore del Movimento 5 stelle, Pietro Lorefice – non può e non deve diventare discarica di Sicilia. La Regione ha pianificato, con la complicità della Srr 4 e il silenzio-assenso del sindaco, di fare di Timpazzo l’hub di smaltimento dei rifiuti di mezza Isola, autorizzando il raddoppio del quantitativo di rifiuti da accogliere da 450 a 900 tonnellate al giorno. Questo progetto è in contrasto con lo stesso Piano rifiuti della Regione siciliana. Siamo pronti ad alzare le barricate”.
Dal canto suo, il sindaco Greco ha scelto un approccio attendista sulla vicenda, pur non risparmiando stoccate in direzione di Palermo. “La vicenda legata al conferimento nella discarica di Timpazzo – ha detto – è troppo delicata per diventare oggetto di speculazione da parte di alcune forze politiche. Siamo, infatti, di fronte a una situazione che rischia di far pagare un prezzo alto ai cittadini”.
“È grave – ha concluso – che il Comune non abbia ricevuto nessuna nota, come ritengo inspiegabile che il sottoscritto non sia stato interpellato né dalla Regione né dai vertici della Srr. Trascurare gli amministratori del Comune più grosso della Società di regolamentazione dei rifiuti sarebbe imperdonabile”.