Il documento è già stato inoltrato alla Presidenza del Consiglio comunale. I firmatari contestano l’operato dell’Amministrazione, ma il primo cittadino gelese non sembra preoccuparsi troppo
GELA (CL) – Sono trascorsi tre anni e mezzo dall’insediamento della Giunta retta da Lucio Greco. Un’esperienza amministrativa che, così come la precedente, potrebbe concludersi prima del previsto.
A pendere sul capo del sindaco, infatti, c’è una mozione di sfiducia che potrebbe mettere la parola fine a quella che l’opposizione in Consiglio comunale ha definito “una crisi di governo della città che non ha mai avuto fine”. Il documento è già stato depositato alla Presidenza del Consiglio e al suo interno i firmatari non hanno lasciato speranza alcuna sulla possibilità di continuare l’attuale esperienza amministrativa.
L’ultima crisi è iniziata un mese fa con il braccio di ferro per l’approvazione del regolamento per il trasporto dei disabili. Poi le difficoltà per chiudere il Bilancio 2022, a novembre ancora non approvato e con disequilibri vistosi.
Secondo il gruppo che osteggia il sindaco, le carenze dell’Amministrazione in carica sono macroscopiche sul piano politico e di gestione della Cosa pubblica. L’auspicata conclusione della sindacatura viene motivata in base a una serie di constatazioni, a cominciare dai correttivi finanziari al bilancio ancora da apportare. Ma alla base della tensione c’è un rapporto da sempre complicato anche con il Consiglio comunale. “Il sindaco – hanno sottolineato dall’opposizione – è arroccato nelle sue posizioni in maniera a volte anche arrogante”.
Come si legge nella mozione, l’Amministrazione comunale non sarebbe stata in grado di concretizzare “la quasi totalità degli impegni elettorali-programmatici”. Troppi servizi interrotti e anche “la perdita costante di finanziamenti regionali e statali”, sono tra le ragioni che stanno alla base dell’iniziativa. Per chi sostiene la sfiducia, il sindaco e la sua Giunta non avrebbero più l’appoggio di buona parte della maggioranza e settori comunali strategici rimangono privi di una guida politica.
Servono 15 firme. Al momento ce ne sono dieci e altre due potrebbero arrivare da Forza Italia, visti i rapporti politici tesi ormai da settimane, dopo la crisi legata al trasporto disabili.
Il sindaco, dal canto suo, sembra non preoccuparsi troppo di questa iniziativa, certo di chiamare i consiglieri singolarmente e ottenere l’appoggio. Più spinosa, per l’Amministrazione, sembra essere la questione del bilancio, che si dovrà far quadrare per assicurare all’Ente una necessaria stabilità economico-finanziaria.