Nei giorni scorsi un confronto in Municipio sulla situazione, le criticità coinvolgono ormai gran parte della provincia. Il 28 novembre un’apposita assemblea dei sindaci
GELA (CL) – Parole, parole, parole. Non parliamo di musica ma di quelle che si stanno spendendo sulla sanità gelese. Dopo una pioggia di accuse, proteste e sit-in di protesta davanti al Comune, è infatti arrivato l’atteso incontro in Municipio tra il sindaco Lucio Greco e i vertici dell’Asp, il direttore generale Alessandro Caltagirone, il direttore amministrativo Salvatore Iacolino e il direttore sanitario Marcella Santino per partecipare a un incontro fiume.
Erano presenti anche i parlamentari regionali e nazionali, i sindacati, la Commissione comunale Sanità e consiglieri comunali, tutti desiderosi di avere risposte – e in tempi relativamente brevi – sulle carenze della sanità a livello locale. Si chiede l’intervento dei legislatori regionali e nazionali per creare una normativa ad hoc e avviare delle procedure semplificate per agevolare le assunzioni con procedura d’urgenza, dato che un procedimento ordinario richiederebbe anni. “Siamo in emergenza – ha detto Greco – e servono soluzioni straordinarie. Il nostro ospedale soffre maledettamente a causa della carenza cronica di medici. I reparti chiudono uno dopo l’altro e non si sta più potendo garantire il diritto alla salute sancito anche dalla Costituzione”.
“Questa direzione – ha affermato il manager dell’Asp Alessandro Caltagirone – ha fatto tutto il possibile per risolvere il problema del personale: abbiamo espletato diversi concorsi, ma sono andati deserti. Abbiamo tentato in tutti i modi di reperire il personale”.
“I concorsi – ha aggiunto il primo cittadino gelese – sono andati a vuoto perché il territorio non è attrattivo, quindi si faccia uno sforzo in più mettendo in campo strumenti aggiuntivi: adeguamento dei contratti, riorganizzazione del lavoro e dei turni, trasferimenti, mobilità, sostituzioni temporanee, incentivi economici, premialità, assunzione di medici stranieri, contratti a tempo determinato ma per periodi più lunghi dei soliti tre-sei mesi. Insomma, occorre fare di tutto per reclutare e far ruotare i medici, a tutela e garanzia del diritto alla salute e alla vita. Palermo va chiamata in causa”.
Non solo di queste criticità, ma anche di quelle legate a tutto il territorio nisseno si parlerà in occasione della conferenza dei sindaci convocata dal primo cittadino del capoluogo Roberto Gambino per il prossimo 28 novembre. Un incontro cui è stata invitata anche l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo con l’obiettivo “di chiarire – ha affermato Gambino – le gravissime criticità che pregiudicano il funzionamento delle strutture sanitarie in provincia”.