Gela, sanità sempre sotto i riflettori, è il momento di dare risposte - QdS

Gela, sanità sempre sotto i riflettori, è il momento di dare risposte

Liliana Blanco

Gela, sanità sempre sotto i riflettori, è il momento di dare risposte

giovedì 24 Novembre 2022

Nei giorni scorsi un confronto in Municipio sulla situazione, le criticità coinvolgono ormai gran parte della provincia. Il 28 novembre un’apposita assemblea dei sindaci

GELA (CL) – Parole, parole, parole. Non parliamo di musica ma di quelle che si stanno spendendo sulla sanità gelese. Dopo una pioggia di accuse, proteste e sit-in di protesta davanti al Comune, è infatti arrivato l’atteso incontro in Municipio tra il sindaco Lucio Greco e i vertici dell’Asp, il direttore generale Alessandro Caltagirone, il direttore amministrativo Salvatore Iacolino e il direttore sanitario Marcella Santino per partecipare a un incontro fiume.

Erano presenti anche i parlamentari regionali e nazionali, i sindacati, la Commissione comunale Sanità e consiglieri comunali, tutti desiderosi di avere risposte – e in tempi relativamente brevi – sulle carenze della sanità a livello locale. Si chiede l’intervento dei legislatori regionali e nazionali per creare una normativa ad hoc e avviare delle procedure semplificate per agevolare le assunzioni con procedura d’urgenza, dato che un procedimento ordinario richiederebbe anni. “Siamo in emergenza – ha detto Greco – e servono soluzioni straordinarie. Il nostro ospedale soffre maledettamente a causa della carenza cronica di medici. I reparti chiudono uno dopo l’altro e non si sta più potendo garantire il diritto alla salute sancito anche dalla Costituzione”.

“Questa direzione – ha affermato il manager dell’Asp Alessandro Caltagirone – ha fatto tutto il possibile per risolvere il problema del personale: abbiamo espletato diversi concorsi, ma sono andati deserti. Abbiamo tentato in tutti i modi di reperire il personale”.

I concorsi – ha aggiunto il primo cittadino gelese – sono andati a vuoto perché il territorio non è attrattivo, quindi si faccia uno sforzo in più mettendo in campo strumenti aggiuntivi: adeguamento dei contratti, riorganizzazione del lavoro e dei turni, trasferimenti, mobilità, sostituzioni temporanee, incentivi economici, premialità, assunzione di medici stranieri, contratti a tempo determinato ma per periodi più lunghi dei soliti tre-sei mesi. Insomma, occorre fare di tutto per reclutare e far ruotare i medici, a tutela e garanzia del diritto alla salute e alla vita. Palermo va chiamata in causa”.

Non solo di queste criticità, ma anche di quelle legate a tutto il territorio nisseno si parlerà in occasione della conferenza dei sindaci convocata dal primo cittadino del capoluogo Roberto Gambino per il prossimo 28 novembre. Un incontro cui è stata invitata anche l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo con l’obiettivo “di chiarire – ha affermato Gambino – le gravissime criticità che pregiudicano il funzionamento delle strutture sanitarie in provincia”.

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