Sono stati lamentati disagi in diverse zone della città, rilanciati dal Movimento consumatori. Riflettori puntati sulla qualità del liquido erogato e sulle condizioni della rete cittadina
GELA (CL) – L’esplosione della pandemia ha distolto per qualche tempo l’attenzione dai problemi idrici gelesi, ma adesso che la situazione sembra stia pian piano tornando alla normalità la questione è tornata prepotentemente alla ribalta.
L’ultima denuncia è arrivata dal Movimento dei consumatori, che ha fatto proprio il grido di allarme di alcuni cittadini che, nei giorni scorsi, hanno mostrato sui social network immagini raccapriccianti di acqua torbida. E questo a pochi giorni dalla revoca dell’ordinanza del sindaco Lucio Greco che vietava il consumo di acqua per la presenza di trialometani.
Ma andiamo per ordine: il 30 aprile scorso è stata accertata nei campioni di acqua potabile la presenza di trialometani non conformi ai limiti previsti nei quartieri di Macchitella e Caposoprano. Il dirigente dell’ufficio di Igiene pubblica ha chiesto l’emissione in via precauzionale di divieto per usi alimentari dell’acqua. Il sindaco ha firmato un’ordinanza e in seguito Caltaqua ha disposto campionamenti di acqua sia in ingresso che in uscita dai serbatoi. I valori del parametro trialometani sono però risultati conformi rispetto ai limiti previsti dal Dlgs 31/2001.
Dopo una decina di giorni, però, in alcune zone della città è stata erogata acqua dal colore marrone. Il problema ha riguardato soprattutto il quartiere San Giacomo, ma a ruota ha interessato anche diverse zone della città.
“A che serve – hanno sottolineato dal Movimento consumatori – un’acqua inutilizzabile e perfino pericolosa? Gli utenti che subiscono questo fenomeno devono essere indennizzati, sia per l’impossibilità di usufruire della risorsa, sia per la necessità di provvedere alla pulizia delle proprie vasche di raccolta. Il Decreto legislativo 31/2001, ma anche l’art. 7 del Regolamento del Servizio idrico integrato, stabiliscono un obbligo del gestore di controllare la qualità dell’acqua fornita. Chiediamo interventi risolutori”.