Caltanissetta

Uno scheletro risalente al IV secolo a.C. scoperto a Gela

GELA (CL) – I lavori per la realizzazione di un passaggio sotterraneo per cavi elettrici, avviati in via Butera, hanno regalato alla città un altro piccolo tesoro, segno dell’importanza storico-culturale del territorio. Una tomba risalente al IV secolo a.C. è stata infatti rinvenuta grazie ai cantieri in questione. E con essa, lo scheletro ancora intatto custodito al suo interno.

“Il reperto in questione – ha spiegato la soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Caltanissetta, Daniela Vullo – si presenta in buone condizioni. La tipologia è quella spiovente, ma la particolarità è data proprio dallo scheletro ancora intatto, appartenente a un soggetto maschile di un metro e 60 centimetri. Il defunto presenta un vistoso schiacciamento del cranio, antecedente all’attuale rinvenimento. Dentro il cranio è stata trovata una monetina che non è ancora stata studiata ma che, sin da ora, possiamo identificare quale l’obolo di Caronte. Un viatico per essere trasportati nel fiume dell’Aldilà”.

Come detto, questo ritrovamento ripropone con forza la questione legata alla valorizzazione turistico-archeologica dell’area gelese. A pochi metri da quest’ultimo ritrovamento, infatti, l’archeologo Paolo Orsi, nel 1952, rinvenne altre sepolture.

“Si potrebbe ipotizzare – ha confermato la soprintendente – che ci siano altre sepolture nell’area, quindi si continuerà a scavare. Speriamo di poter rendere fruibile l’area, ma questo è un auspicio per il futuro, da realizzare eventualmente con la sinergia di tutte le istituzioni, in primis il Comune”.

La sinergia istituzionale, dunque, rappresenta un passaggio fondamentale per mettere in piedi serie politiche di valorizzazione del territorio. Un confronto costruttivo tra i vari soggetti operanti sul territorio è il primo, indispensabile passaggio, per cercare di dar vita a un concreto progetto di sviluppo economico-turistico che fino a oggi è rimasto soltanto sulla carta.