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Folle gelosia a Paternò: 30enne spara e tenta di uccidere un ragazzo di 26 anni

Folle gelosia a Paternò: 30enne spara e tenta di uccidere un ragazzo di 26 anni
Carabinieri – foto di repertorio

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo accecato dalla gelosia avrebbe tentato di uccidere il rivale a Paternò

I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania e della compagnia di Paternò hanno tratto in arresto Alberto Forte, classe 1995. L’uomo è accusato dei reati di tentato omicidio, porto e detenzione illegale di arma da sparo in relazione al ferimento di un 26enne, avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 agosto scorsi.

La ricostruzione

Le indagini sono scattate in seguito alla segnalazione dei medici del pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore di Paternò, dove la vittima della sparatoria si era presentata con ferite d’arma da fuoco all’arto inferiore destro (due alla gamba e una alla coscia) e lesioni al volto. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il tentato omicidio si sarebbe verificato nella zona di piazza Ficus. Tutto sarebbe nato da una rissa scaturita da una lite per motivi di gelosia tra l’indagato e il fratello minorenne della vittima. La situazione è degenerata quando Forte avrebbe estratto una pistola esplodendo tre colpi all’indirizzo del fratello maggiore del rivale, intervenuto nella colluttazione.

Il tentativo di fuga con un complice

Subito dopo gli spari, l’indagato si sarebbe allontanato a bordo di uno scooter insieme a un complice, rendendosi di fatto irreperibile sia presso la propria abitazione che sul luogo di lavoro. L’attività investigativa, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Catania, si è avvalsa di testimonianze, riscontri documentali e di un riconoscimento fotografico, tramite il quale il fratello minorenne della vittima ha individuato in Forte l’autore dell’aggressione. Gli inquirenti ipotizzano che la dinamica degli eventi sia maturata in un clima di tensione tra gruppi riconducibili a clan malavitosi locali. A conferma di tale scenario, è emerso che lo stesso Forte, il 1° ottobre successivo, è stato ferito a una mano da un colpo d’arma da fuoco. Ricoverato in ospedale, aveva dichiarato ai sanitari di essersi procurato la lesione in un incidente stradale, versione smentita dagli accertamenti.

Carcere e sequestro dell’arma

Il gip del Tribunale di Catania, accogliendo la richiesta della Procura e ritenendo sussistenti il pericolo di fuga e di reiterazione del reato, ha disposto la custodia cautelare in carcere. Nel corso dell’esecuzione della misura, i carabinieri hanno effettuato una perquisizione che ha portato al sequestro di una pistola clandestina calibro 9 mm parabellum e di diverse munizioni (27 proiettili cal. 9 mm, 9 cal. 7,65 mm, un proiettile cal. 38 Special e uno cal. 38).

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