Genealogia degli italiani online grazie al nuovo “Portale Antenati” - QdS

Genealogia degli italiani online grazie al nuovo “Portale Antenati”

redazione

Genealogia degli italiani online grazie al nuovo “Portale Antenati”

giovedì 18 Novembre 2021

Patrimonio documentale a disposizione dei cittadini. È possibile cercare la storia di nomi e cognomi, esplorando mappe e territori

ROMA – Cercare nei registri una persona con nome e cognome, la genealogia della nostra famiglia, visualizzare documenti e immagini, esplorare le mappe del territorio. È il nuovo Portale Antenati della Direzione Generale Archivi del ministero della Cultura (www.antenati.san.beniculturali.it), presentato dal direttore generale Archivi, Annamaria Buzzi.

Il rinnovato Portale Antenati, frutto di 10 anni di lavoro (la digitalizzazione dei documenti è iniziata nel 2011), nasce, in linea con altri portali dedicati alla ricerca genealogica e alla storia familiare promossi in numerosi Paesi, dalla volontà di mettere a disposizione online l’enorme patrimonio documentale di interesse anagrafico e genealogico, in particolare, atti di stato civile, le liste di leva e ruoli matricolari, conservato negli Archivi di Stato italiani, indispensabile per condurre ricerche sulla storia familiare e degli individui, ma anche di grande interesse per la ricerca storica, genealogica, demografica e le scienze sociali.

“Il Portale Antenati – ha detto Buzzi – rende consultabili oltre 100 milioni di immagini e sono quasi 1,4 mln i registri digitalizzati. Quindi stiamo parlando di numeri veramente importanti. Quasi un milione sono gli utenti che si sono rivolti a questo Portale che ora sarà accessibile in 4 lingue: italiano, spagnolo, inglese e portoghese. Inoltre sarà possibile accedere al Portale anche da Tablete cellularem in linea con le nuove tecnologie che consentono un accesso sempre più facilitato agli utenti”.

Sabrina Mingarelli, direttore del servizio II della Dga ministero della Cultura ha ricordato che “il Portale Antenati è un progetto di particolare rilevanza, non solo per la quantità dei dati resi disponibili per l’utenza, ma anche per l’interessa straordinario che il Portale ha acquisito negli anni da parte degli utenti”.

Si tratta di un “progetto impegnativo – ha osservato Mingarelli -. Attualmente sono 65 gli archivi di Stato coinvolti. È il risultato di più di 10 anni di lavoro, svolto in collaborazione con Family Search, durante il quale sono stati anche recuperati i dati microfilmati negli anni ‘80 e ‘90”.

Alla presentazione è intervenuta anche Elisabetta Reale, direttore dell’Istituto Centrale Archivi: “Sappiamo che Antenati è un servizio di significativo rilievo perché sappiamo che nel Portale c’è qualcosa che riguarda tutti noi, le fonti storiche delle nostre famiglie e della nostra comunità”. Il progetto sta andando avanti con implementazione di funzioni e di dati.

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