Dal 2020 l’Italia ha perso circa 650 mila residenti, soprattutto in un Mezzogiorno flagellato da crisi perenni
ROMA – Non c’è metafora che in questo periodo, nei discorsi politici e sociali, vada più di moda e sia più vera in Italia di “cervelli in fuga”. Ad abbandonare il Paese, però, non sono solo i corpi e i cervelli, ma anche le risorse, i sogni, i progetti… Sempre più giovani e meno giovani optano per la vita da espatriati e nel frattempo l’Italia – soprattutto quel Mezzogiorno devastato da crisi perenni ed emergenze spesso senza risposta – si svuota e si priva di una parte della sua anima.
“L’unica Italia a crescere continua a essere soltanto quella che ha scelto l’estero per vivere”, si legge nella sintesi del rapporto “Italiani nel mondo” della Fondazione Migrantes. Una frase che ci mette di fronte alla triste realtà dello spopolamento e di un cambiamento demografico che rende la Penisola sempre più povera. E non solo in termini di Pil.
Secondo il report, sono ben 89.462 gli italiani che si sono iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) da gennaio a dicembre 2023, per la maggioranza maschi (54,8%) e individui non sposati (il 66,9% sono celibi/nubili). Il numero…