Un figlio adolescente malato di cancro e poi deceduto. I genitori indagati con l’ipotesi di omicidio volontario, perché avrebbero impedito “cure adeguate” al figlio. Questo quanto accaduto in provincia di Vicenza e riportato dai media locali. La storia non ha lasciato indifferenti i medici e i divulgatori scientifici in prima linea su X contro le fake news che colpiscono le cure oncologiche scientificamente riconosciute, a favore invece di cure alternative o pseudoscientifiche.
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Bassetti: “Punto di non ritorno, bisogna orientarsi verso la medicina ufficiale”
“Siamo arrivati ad un punto di non ritorno e si vogliano invertire le cose. Questo vale per i genitori che decidono di non curare i propri figli con le terapie oncologiche ufficiali – ma di seguire invece qualche personaggio che li convince che ci si può curare con la cacca di capra o le lampade di sale – ma vale anche per l’omeopatia o chi non vaccina i figli e li mette a rischio di malattie invalidanti come il morbillo”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova.
“Della salute dei minori chi se ne deve occupare? – si chiede Bassetti – Io dico che non può dipendere dal grado di cultura di un genitore se affrontare o meno un trattamento anti-cancro o di una infezione. Si deve fare di più per far sì che le persone si orientino verso la medicina ufficiale e non finiscano nelle mani di certi personaggi. Quella di Vicenza è una storia tristissima e ci hanno rimesso i più deboli”.
Salvo Di Grazia, medico ospedaliero del Ssn e divulgatore anti-bufale su X (@MedBunker), commenta quanto accaduto a Vicenza: “Anche in questo caso. Hanno scelto loro per un giovanissimo figlio. Peccato ci sia ancora gente convinta che certe truffe siano cure misteriose e alternative. Pensate a quanti avvoltoi ci sono in giro”.

