Giornalista e scrittore, Gennaro Sangiuliano, al timone del Tg2 dal novembre del 2018, è il nuovo ministro della Cultura, succedendo al dem Dario Franceschini. Napoletano doc, classe 1962, Sangiuliano nonostante la formazione giuridica, coltiva una vera e propria passione per la storia contemporanea, pubblicando una serie di saggi accanto all’attività giornalistica. Si laurea infatti in Legge all’Università Federico II di Napoli, per poi conseguire il dottorato di ricerca in Diritto ed economia presso lo stesso ateneo e il master in Diritto privato europeo presso l’Università La Sapienza di Roma.
Docente alla Lumsa, all’Università La Sapienza e alla Luiss, il titolare del dicastero di via del Collegio Romano firma anche una serie di saggi tra i quali ‘Giuseppe Prezzolini: l’anarchico conservatore’ (2008), ‘Putin. Vita di uno zar’ (2015), ‘Hillary. Vita in una dynasty americana’ (2016), ‘Trump. Vita di un presidente contro tutti’ (2017). Nel 2019, inoltre, pubblica ‘Il nuovo Mao – Xi Jinping e l’ascesa al potere nella Cina di Oggi’, dedicato al presidente della Repubblica popolare cinese. Grazie a questo saggio, il 5 settembre 2020 vince il Gran Premio Internazionale ‘Casinò di Sanremo 1905’.
L’attività giornalistica prende corpo nei primi anni Novanta quando inizia a lavorare a ‘L’Indipendente’. Dal 1996 al 2001, Sangiuliano è direttore del quotidiano ‘Roma’ e poi vicedirettore di ‘Libero’. Entrato in Rai nel 2003 come inviato della Testata Regionale e Capo Servizio, nel 2004 viene trasferito a Roma all’Agenzia Nazionale della Tgr dove diventa prima vicecaporedattore (2005) e in seguito caporedattore (2007). Nel 2009 passa al Tg1 dove diviene vicedirettore. Il suo lavoro, a metà strada tra giornalismo e saggistica, gli è valso il riconoscimento di ‘giornalista scrittore’ al Premio Ischia Internazionale di Giornalismo.